Regnicolo-Giacomo-3RECANATI – “Lascio per il bene dei soci e del territorio”. Così aveva esordito Giacomo Regnicolo nel corso della conferenza stampa in cui ha motivato la sua uscita dalla Banca di Credito Cooperativo dopo sei anni di presidenza. Ammonendo però “di essere pronto a dare battaglia verso personaggi che vogliono far diventare la BCC una cosa diversa”.

Regnicolo infatti rimane socio ed in quella veste affronterà in sede di assemblea tutti i tentativi che puntino ad accorpamenti che snaturerebbero il fine della BCC. Non a caso nel corso della conferenza stampa Regnicolo ha sempre fatto riferimento al primo punto dello Statuto Sociale.

Ricordiamo che la conferenza stampa si può sempre ascoltare nel nostro spazio audio/video.

L’ex presidente ha invitato il CdA della BCC (la reggenza è del vice presidente Rossano Luconi) “ad agire serenamente e senza pressioni, convocando subito una riunione per procedere alla coptazione dei dimissionari ed alla nomina del nuovo presidente”.

E già girano tre nomi per le due sostituzioni (oltre Regnicolo si è dimesso il consigliere Garofolo).anigif

I nomi che da giorni si rincorrono sono quelli di Sandro Bertini, imprenditore della Plados e vice presidente di Confindustria, Leonello Conocchiari, un passato da dirigente nel Gruppo Guzzini, l’ex dirigente di Banca Marche Roberto Toninel.

E proprio su questi tre nomi si ipotizza una loro diffusione per “bruciarli” in favore di una qualche cordata che mira alla BCC. Lo stesso Regnicolo ha confermato di quanto siano forti gli interessi sulla banca “ma è strano che questi soggetti non si siano mai manifestati pubblicamente in sede di assemblea dei soci, ma abbiano solo lavorato dietro le quinte. In assemblea si presentano i progetti e le candidature e in quella sede si dibatte”.

“La BCC –ha ancora commentato Regnicolo- è una istituzione economica con i vertici eletti dalla base e chiunque voglia farne parte deve confrontarsi con la base stessa nel corso di un’assemblea”.

Un'assemblea per la quale occorrerà attendere primavera, tradizionale appuntamento per i bilanci della banca.

Intanto stupisce il “silenzio” della politica che ha sempre guardato alla banca con estremo interesse sin da quando era una Cassa Rurale ed Artigiana.

E la “vita” di Regnicolo nella banca inizia nel 1990 proprio quando l’istituto era una CRA e l’ex presidente fa il suo ingresso in CdA. Nel 1996 la CRA diventa BCC, con Regnicolo sempre nel CdA che nel 1997 lo nomina vice presidente. Nel 2007 diventa presidente.