RECANATI - Sono state depositate le motivazioni con le quali il Giudice di Pace, Antonino Di Renzo Mannino, ha annullato tutte le nulte comminate dagli ausiliari del traffico per la mancata esposizione del ticket del parcheggio. Una sentenza rivoluzionaria che però non è stata "recepita" dagli addetti ai lavori che con perseveranza hanno continuato ad emettere ancora sanzioni e lasciarle soto il tergicristallo ... stai a vedere proprio dell'auto di uno dei legali che hanno vinto la causa contro la sosta pagamento ....?! (nella foto la multa e lo stemma dell'Ordine degli Avvocati).
Di seguito proponiamo il testo dell'articolo tratto dalla pagina di Recanati del Resto del Carlino. Ma sarebbe interessante conoscere la posizione ufficiale del comune dopo la sentenza del Giudice di Pace. Quello della gestione dei parcheggi è un appalto pubblico ed il giudice, richiamandosi al Codice della Strada ha evidenziato le irregolarità che hanno fatto decadere le multe.
Dal Resto del Carlino
Recanati (Macerata), 27 settembre 2011 – La sosta a pagamento nel parcheggio a spina di pesce di corso Persiani viola la legge sul codice della strada, per cui le multe che vengono elevate nei confronti di automobilisti per mancata esposizione del ticket o perché questo è scaduto, devono considerarsi illegittime. Lo ha stabilito il giudice di pace di Recanati, Antonino Di Renzo Mannino, che ha reso note le motivazioni della sentenza del 17 maggio scorso con la quale ha annullato parecchi verbali di contravvenzione per un importo complessivo di circa un migliaio di euro, nei confronti di due automobilisti difesi dai legali Paola Grandinetti, esperta in diritto di famiglia, ed Emanuela Scaleggi, in diritto penale, il cui studio associato si trova proprio lungo la stessa via. Il giudice di pace ha richiamato nella sentenza l’articolo 7 del codice della strada nelle parti in cui prevede che i parcheggi a pagamento, cioè quelli delimitati dalle strisce blu, devono stare fuori dalla carreggiata.
Lo stesso articolo prevede, inoltre — fa sempre presente il giudice Di Renzo Mannino —, che a fronte di parcheggi a pagamento, devono essere istituiti altrettanti parcheggi liberi nelle immediate vicinanze, cosa che non si verifica nel caso in questione. Il parcheggio di corso Persiani, quindi, non solo non è collocato fuori della carreggiata, ma si trova proprio lungo la strada destinata allo scorrimento veloce dei veicoli ed in aggiunta, si legge nelle motivazioni della sentenza, richiamandosi sempre all’articolo 7 del codice della strada, «le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate in modo tale che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico, vale a dire che i parcheggi realizzati devono avere una conformazione e ubicazione che rendano libera la circolazione e gli spazi di parcheggio devono restare in posizione fuori, ovvero in modo diversificato dalla carreggiata di scorrimento del traffico».
Lungo corso Persiani le auto parcheggiate sulla destra della carreggiata a mo’ di spina di pesce si trovano proprio radenti alle auto di passaggio, costituendo un pericolo costante e con l’inevitabile blocco della circolazione ogniqualvolta un’automobilista si trova ad uscire dal parcheggio in retromarcia. Con tutto ciò che il codice sia chiarissimo, tanto che il giudice ha annullato in blocco tutte le multe oggetto di ricorso, l’ausiliario del traffico continua ad appioppare multe a raffica.