Di Simone Lambertucci, consigliere comunale, ed Enzo Marangoni, consigliere regionale FIT-Lega per le Marche
RECANATI - L'immobile occupato dal Gallery Hotel è di proprietà del Comune che nel 2002 ha ceduto il diritto di superficie per 50 anni in cambio di un compenso annuo di 50.000 euro. Attualmente il Gallery è debitore moroso nei confronti del Comune di oltre 240.000 euro per il canone di quest'anno e di alcuni anni precedenti.
Già per questo solo motivo riteniamo che l'offerta del Gallery sia di per sè irricevibile proprio perchè proviene da un contraente già insolvente. Che cosa aspetta il Comune a riscuotere coattivamente il proprio credito come invece ha fatto prontamente in altri casi? Ogni giorno di ritardo crea un danno a tutti i cittadini recanatesi, anzi lo ha già creato. Il pagamento dei debiti pregressi al Comune è condizione preliminare alla presa in considerazione di qualunque offerta di acquisto, a prescindere dall'importo medesimo. Qualcuno potrebbe anche pensare che il comportamento omissivo del Comune nella riscossione del proprio credito non sia stato del tutto disinteressato ma prodromico a creare un contesto favorevole alla svendita che il Comune stesso si appresta a fare.
Altro motivo per cui l'offerta del Gallery è irricevibile è che, in realtà, ammonta a soli 829.000 euro, visto che gli altri 731.000 non sono altro che il versamento anticipato al Comune, ma molto ridotto e scontato, del debito di 2 milioni di euro che il Gallery comunque dovrà versare al Comune stesso per i prossimi 40 anni nnella misura di 50.000 euro ogni anno.
Riteniamo invece che il valore dell'immobile e dell'area (in pieno centro storico) non possa essere inferiore a 10-12 milioni di euro. Non ci rassicura affatto la volontà dell'amministrazione comunale di affidare ad un solo perito la valutazione dell'immobile. Bisogna evitare che la valutazione del perito sia partigiana anzichè obiettiva e si orienti, casualmente, verso un valore abbastanza contenuto rispetto al valore reale. Ciò favorirebbe la svendita dell'immobile verso la quale la maggioranza è già fortemente orientata sulla base di motivazioni sulle quali è meglio sorvolare.
Cosa dovrebbe fare la maggioranza per essere al di sopra di ogni sospetto? Anzitutto incassare i 240.000 euro di canoni arretrati. Dopodichè, incaricare non uno ma 3 periti della valutazione dell'immobile e dell'area. Poichè gli immobili comunali sono di proprietà dell'intera collettività e non solo della maggioranza che attualmente (mal)governa la città, un perito deve essere nominato dalla maggioranza, un altro dalle minoranze, il terzo perito nominato di comune accordo dai 2 periti suddetti. Solo in tal modo si garantirebbe equità e insospettabilità di interessi sotterranei all'interno della maggioranza che spingono, chissà perchè, verso la vendita proprio di quell'immobile. Solo a quel punto la valutazione fatta dai 3 periti sarebbe davvero oggettiva e il comune potrebbe davvero valutare, alla luce del sole, se vendere o meno e a che prezzo vendere, nell'interesse di tutti i recanatesi e non solo di pochi.