Nota dell'assessore all'urbanistica Giacomo Galassi

RECANATI - Il Prof. Biondi del Politecnico delle Marche e l'Arch. Canti, collaboratrice Giacomo Galassidel prof. Dierna, hanno presentato in commissione urbanistica il Piano Particolareggiato "Colle dell'Infinito", un progetto pilota finalizzato alla tutela e al miglioramento della qualità di una porzione di forte potere simbolico e strategica per il territorio di Recanati, per riaffermare l'identità e innescare processi di sviluppo economico e sociale sostenibile.
Il Piano prevede la riqualificazione e il recupero della cintura verde di bordura del Centro Storico, la riqualificazione e il recupero delle strutture ambientali lineari (vegetazione dei fossi, delle scarpate e delle strade), l'adeguamento delle infrastrutture di collegamento del Centro Storico con il fondovalle e della rete di viabilità minore interna, la salvaguardia e manutenzione degli elementi sparsi del paesaggio agrario e la promozione di prodotti tipici, il recupero dell'edilizia rurale sparsa per ospitare attività ricettive e di servizio al turismo.

colle infinitoIl primo obbiettivo è senz'altro la salvaguardia del Colle dell'Infinito, ma questo piano non si limita soltanto a vincolare una porzione di città, ma si punta sulla riqualificazione e valorizzazione del versante. E' prevista la creazione di percorsi pedonali e punti panoramici dai quali ammirare non solo il panorama ad ovest, ma anche il centro storico da valle. Vanno recuperati i vecchi casali, oggi in stato di degrado, secondo le tecniche di recupero, il colore e i materiali previsti dal piano stesso. E' stata inoltre condotta una ricerca storica che ha permesso ai progettisti di ristabilire, per ora su carta, vecchie strade di campagna che collegavano il centro alla periferia, fossi ormai scomparsi e che negli anni hanno provocato danni all'agricoltura e zone di dissesto idrogeologico. Preziosissima è l'indagine botanica e vegetazionale condotta dal Prof. Biondi.
Nessuna nuova possibilità edificatoria, le cubature previste dal PRG saranno spostate, d'accordo con i diretti interessati, in altre aree non soggette a vincoli di alcun natura.

Si tratta di un primo, importante passo, che mette il versante ovest della città a riparo da tentazioni edificatorie, ma non ci fermeremo qui, ci sono molte altre zone della città che vanno salvaguardate prevedendo particolari prescrizioni, per questo il secondo passo che faremo riguarderà la predisposizione di un Piano del colore e della vegetazione per l'intero territorio cittadino.

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