Di Fabio Ambrosini, direttivo PdL Recanati, Delegato Regionale della Società per la Consulenza e per l’Assistenza nell’Impiantistica Sportiva
RECANATI - Gli attuali amministratori sono bravi a fare propaganda, ma di fatti se ne vedono molto pochi. E’ già cominciata la stagione calcistica recanatese ma a tutt’oggi i nuovi campi sportivi promessi dall’amministrazione comunale, con pomposi comunicati stampa, non sono stati nemmeno cominciati, e si deve ricorrere ancora al vecchio campo sportivo F.lli Farina per praticare attività agonistica. Infatti non tutte le squadre, dalle giovanili alle amatoriali possono essere dirottate al campo di Villa Musone, tanto che sono stati spesi altri 4800 euro per l’omologazione del F.lli Farina per altri 3 anni.
Eppure in un comunicato stampa del 16 aprile, il Delegato allo sport, Consigliere Scorcelli, aveva, con toni trionfalistici emesso un comunicato, in cui si promettevano un antistadio ed un nuovo campo nella zona dell’attuale Stadio Tubaldi. Articolo ripreso solo due giorni dopo, quindi il 18 aprile, dall’Assessore Galassi che parlava apertamente della nascita della “cittadella dello sport”, di cui, però, ancora non c’è traccia, se non nelle belle parole dei comunicati, tanto che, sembra, non ci siano state nemmeno offerte per il project financing per il campo da calciotto, che ha costretto l’amministrazione a prorogarne i termini, che scadevano il 30 di agosto, al 17 di ottobre.
Nel frattempo il campo F.lli Farina, continua con l’attività sportiva, compresi tornei estivi con ampia cornice di pubblico, contraddicendo chi lo vorrebbe “defunto” per poterne fare un parcheggio.
“Ci eravamo impegnati per dare risposte non parziali o tampone, ma definitive” scriveva il Delegato allo sport nella nota stampa, aggiungendo che, nel medio periodo, avrebbe valutato la possibilità di creare una struttura polifunzionale per le altre discipline sportive, come bocce, scherma, ginnastica, eccetera, ma nel frattempo non si è accorto che la bocciofila, l’unica realtà polifunzionale recanatese, stava chiudendo.
A tutt’oggi quindi non c’è stata se non nel rifacimento del manto al campo di Villa Musone, nessuna delle opere di ammodernamento delle strutture sportive recanatesi, che rimangono carenti, spesso obsolete e non in grado di ospitare degnamente tutte le società sportive, tanto che, qualcuna è stata costretta a spostarsi in altri comuni. Si percepisce chiaramente la difficoltà ad avviare un serio progetto per ammodernare le strutture sportive o crearne altre che siano all’altezza di una città come Recanati, un progetto che veda coinvolte anche le società sportive recanatesi, che dia un impulso alla crescita dell’attività amatoriale e professionistica e che non siano esclusivamente interventi a macchia di leopardo assomiglianti più a rimedi temporanei che ad interventi strutturali seri. Bisognerebbe fare meno propaganda e più fatti, o perlomeno ci si aspetterebbe questo dall’amministrazione comunale.
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