Nello specifico Banca Italia ha chiesto le dimissioni del presidente Giacomo Regnicolo, del membro del CdA Francesco Garofolo, e di Stefano Vincenzoni del collegio sindacale.
In base agli esiti dell’ispezione (comminate tra l'altro multe a degli amministratori e all’ex direttore generale), Banca Italia ha fissato una serie di linee guida da adottare da parte della BCC ed il termine del 29 settembre per attuarle.
Questa mattina, nel corso del tradizionale appuntamento con la consegna dei buoni libro, ci si attendeva una qualche comunicazione ufficiale circa le decisioni eventualmente adottate.
Regnicolo è apparso tranquillo, non si è negato ai cronisti, preferendo però rimanere ancora trincerato dietro una sorta di riserbo facendo intendere che la BCC presenterà delle controdeduzioni a Banca Italia e se necessario un ricorso al TAR. Dunque il presidente della BCC pare tutt'altro che intenzionato a passare la mano.
Disappunto invece Regnicolo lo ha manifestato per il fatto che atti secretati circolino così facilmente.
Si andrà dunque ad un braccio di ferro tra Banca Italia e BCC? Lo stesso Regnicolo assicura di no, ma riafferma il diritto della BCC ad avviare una riflessione sulle contestazioni e valutare azioni di tutela dell’istituto bancario che sul territorio ha una sua storia e di questa vuole ancora esserne protagonista.
Intanto si è appreso che Vincenzoni si è dimesso e al suo posto nel collegio sindacale è subentrato il dott. Pasqualino Morbidoni.