Nota del coordinamento cittadinino di  SEL

RECANATI - Chi ci ha portato alla crisi, in nome di una emergenza falsa e a senso unico, vorrebbe farla pagare ancora più crudamente sempre ai cittadini ed ai lavoratori.
Tagli selvaggi ai servizi e agli investimenti degli Enti Locali, privatizzazioni dei servizi e/o aumenti pesantissimi delle tasse locali contravvenendo alla Volontà Popolare espressa con i Referendum del 12/13 giugno; taglio e blocco della spesa pubblica (addirittura con il pareggio di bilancio inserito in Costituzione) in particolare per gli investimenti, per la politica di sviluppo e per l'occupazione.
In più si vuole in pratica distruggere il contratto nazionale, introducendo pesanti deroghe, a livello aziendale, su tutti gli aspetti della condizione di lavoro e salariale, imponendo di fatto la libertà di licenziamento e sottraendo, in via definitiva, ai lavoratori il loro potere di decidere, attraverso referendum e assemblee democratiche, su accordi e piattaforme (recependo e strumentalizzando al tempo stesso il criticabile accordo di fine giugno delle parti sociali).
Al contrario si intende dare, addirittura con legittimazione costituzionale, modificando l'art.41 della Costituzione, totale libertà delle imprese.
Ancora: si interviene ancora attaccando il diritto alla pensione.
Vengono eliminate le feste della Democrazia e del Lavoro: 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno.
Bisogna fermare questo scempio.
Sul piano delle politiche fiscali per esempio si deve fare assolutamente il contrario:
· una imposta sui medio-grandi e grandi patrimoni immobiliari e finanziari;
· il ripristino della tassa di successione sugli stessi;
· una nuova imposizione sui capitali illegalmente esportati;
· il rafforzamento della lotta all'evasione fiscale;
· la diminuzione delle spese militari e delle nostre costose avventure all'estero ecc. ecc..
Sul piano delle relazioni sociali occorre difendere e salvaguardare i diritti dei lavoratori e la democrazia nei luoghi di lavoro.
Bisogna mobilitare il paese e andare al più presto alle elezioni anticipate perché si avvii una svolta politica per l'Italia.
Non è più tempo delle titubanze, delle politiche moderate e subalterne a Confindustria o ad una parte del Centro, delle mezze opposizioni.
Non sono più possibili le debolezze e le ambiguità, per esempio da parte del PD.
È necessaria la piena riuscita dello sciopero generale dei lavoratori
indetto dalla CGIL il 6 settembre. Sinistra Ecologia e Libertà si schiera apertamente con lo sciopero generale.
Invitiamo inoltre cittadini e cittadine a firmare, presso l’Ufficio Elettorale del Comune di Recanati e nei tavoli che saranno allestiti, il Referendum per l’abrogazione dell’attuale legge elettorale “Porcellum”.