Di Gianni Bonfili

RECANATI - Se il costo del nostro debito pubblico, ormai vicino ai duemila miliardi di euro, salisse al 5%, e non  è detto che non possa andar peggio, l`onere annuale dello Stato ammonterebbe all`incirca sui cento miliardi di Euro. crisi_economica
Se si riflette per un attimo sulle enormi difficoltà che si stanno incontrando per varare una manovra di risanamento di 45 miliardi, peraltro diluita nel tempo, sicuramente accentuate da approcci poco attenti all`interesse generale ma molto e troppo ad interessi particolari, sarebbe facile per tutti capire quanto sia drammaticamente pesante la situazione economica che l`Italia sta vivendo.
Ma se consideriamo il rifiuto di questo a dare il suo contributo, la pretesa di quello alla concessione di benbefici, le versioni edulcorate di quell`altro, si deve arrivare alla conclusione che, al contrario, si e` capito ben poco.
La mancanza o l`insufficenza di consapevolezza non consente di fronteggiare la situazione con la dovuta serietà ed adeguatezza degli interventi da adottare, come ci viene richiesto dalle Istituzioni europee e preteso dal mercato.
La  Banca Centrale Europea smette di sostenere, con acquisti massicci, il corso dei nostri titoli, gli investitori, per fondati timori o per spirito speculativo, si rifiutano di sottoscrivere  i titoli emessi dallo Stato italiano, tutto con la conseguenza inevitabile della sempre maggiore lievitazione dei tassi d`interesse da corrispondere ai creditori.
Alternative: il fallimento? La vendita ai cinesi, ai suoi tempi Totò pensava agli americani, del Colosseo ? O della Galleria degli Uffizi ?
Urge diventare seri e responsabili e le risorse pubbliche sempre più scarse, in  particolare per l`Ente locale, vanno utilizzate per far fronte ai bisogni primari della collettività, la maggior parte della quale, purtroppo, giorno dopo  giorno entra nella sfera dell`emergenza.
Senso della giustizia e senso della misura impongono di individuare una pertinente scala delle priorità che necessariamente implica rinunce e sacrifici per settori e soggetti di non primaria rilevanza.
La festa è finita, siamo in periodo quaresimale che potrà durare anche lungo tempo.
In  questo contesto generale leggo della richiesta in termini legali avanzata nei confronti del Comune di Recanati dal  Centro Mondiale della Poesia per la liquidazione di una somma pari a centomila  Euro in base ad una convenzione di diversi anni addietro e francamente resto sconcertato.

Il CMP avra` pure ragioni legali da far valere, come del resto tutti coloro che non intendono partecipare allo sforzo di risanamento economico del Paese, ma un certo modo di  procedere è plausibile in tempi normali, lo è molto meno in tempi eccezionali come quello presente.
Se non ci sono o scarseggiano le risorse economiche provvisoriamente si può sospendere o ridurre l`attività dell`Ente che, tuttavia, è associazione privata con notevole base di Soci, anche facoltosi.
L`aria che circola nel nostro Paese non mi pare delle migliori, almeno fino ad oggi, e non vorrei dire con le parole del Sommo Poeta:  lasciate ogni speranza o Voi che entrate .