Si allarga l'onda di calore sull'Italia: secondo il bollettino della Protezione Civile, lunedì saranno 16 le città con l'allerta al massimo livello. Il fenomeno si ha quando le condizioni di caldo e umidità persistono per tre o più giorni. Si devono adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio.
L'ondata di calore investirà soprattutto Roma, Bolzano, Bologna, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Milano, Napoli, Perugia, Rieti, Torino, Trieste, Verona. Ma la giornata più calda sarà quella di lunedì quando a boccheggiare sarà l'intero stivale. Lunedì le temperature saranno ben al di sopra delle medie stagionali: massime con valori compresi tra i 35 e i 40 gradi nella maggior parte delle regioni.
In questo fine agosto di caldo afoso, stanno meglio gli abitanti di Bari, Cagliari, Catania e Reggio Calabria dove l'allarme ondate di calore registrato dalla Protezione civile continua ad attestarsi a livello 0, merito di mare e vento che rendono l'aria respirabile.
«La temperatura che noi percepiamo non è quella che realmente viene rilevata dai termometri, dipende sì da essa ma è legata anche a condizione ambientali quali tasso d'umidità nell'aria e morfologia del territorio che ci circonda», spiega all'Adnkronos il biometereologo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Teodoro Georgiadis. «Più le città sono vaste e colme di manufatti, siano essi strade, abitazioni, palazzi - aggiunge - più la temperatura percepita sarà alta. Questo accade perché i raggi solari ad onda corta che arrivano sulla terra vengono assorbiti da questi oggetti e trasformati in raggi ad onda lunga - continua - aumentando così il calore che percepiamo».
Per ovviare a ciò e non trasformarsi in «veri e propri forni solari», lo scienziato sottolinea come sarebbe necessario reinserire ampi spazi verdi all'interno del tessuto urbano. «Ma il vero problema per l'uomo, specialmente per i malati, gli anziani e i bambini sono le massime notturne - prosegue - perché queste disturbano il sonno delle persone. L'innalzamento delle temperature la notte è un'altra conseguenza della cementificazione della città». Ma attenzione anche all'utilizzo della climatizzazione domestica che comporta un'ulteriore aumento del calore terrestre: per abbassare la temperatura in casa «questi impianti rilasciano nell'atmosfera diverse calorie» e ciò concorre a rendere sempre più insopportabili le estati cittadine.
Numero verde anti-caldo. Sono intanto più di 23mila le telefonate finora pervenute da tutta Italia al numero verde anti-caldo 1500, attivato dal ministero della Salute il 9 luglio scorso. Lo riferisce il dicastero di Lungotevere Ripa.