RECANATI - Musicultura, già proiettata all’edizione 2012 con l’uscita del nuovo bando di concorso, non dimentica l’edizione appena trascorsa e ne immortala alcuni dei momenti più belli in uno special in onda domenica 28 Agosto, in seconda serata, su Rai 3.
Il programma, “Musicultura 2011– Festival della canzone popolare e d’autore”, per la regia di Paolo Massoli, è condotto da Fabrizio Frizzi e si inserisce in quella consuetudine, sposata dalla Rai ormai da anni, di riconoscere la peculiarità di un festival che ogni anno accoglie sul palco grandi ospiti affermati e nuovi talenti, protagonisti di un concorso che nel corso degli anni ha tenuto a battesimo artisti come Simone Cristicchi, Gian Maria Testa, Pacifico, Povia, Avion Travel, Amalia Grè, Patrizia Laquidara, Mannarino, Momo…
Nei circa sessanta minuti dello special, si rivivrà l’atmosfera respirata a giugno durante le tre serate finali del festival all’Arena Sferisterio di Macerata, attraverso le esibizioni dei big della musica come Fiorella Mannoia, Angelo Branduardi, Amii Stewart, Davide Van De Sfroos, Teresa De Sio, Giuliano Palma&The Bluebeaters, e performance inedite, come quelle del poeta Guido Catalano e del sorprendente Quartetto Euphoria. Protagonista sarà anche il promettente e talentuoso vincitore della XXII edizione di Musicultura, Romeus, al secolo Carmine Tundo. Un autore, compositore ed interprete appena ventenne, di origini pugliesi, che con il suo rock d’autore ha messo d’accordo pubblico e giornalisti, aggiudicandosi il titolo di Vincitore Assoluto e il Premio della Critica.
Per tutti i cantautori in cerca un banco di prova serio per le proprie aspirazioni musicali, il bando di concorso per partecipare alla XXIII edizione del concorso di Musicultura (scadenza 2 Novembre 2011) è già disponibile su www.musicultura.it.
Intanto su Facebook il popolare “Ribbe”, Roberto Rossini, ingegnere del suono, lancia una proposta, quella di far tornare a Recanati, laddove è nata, la manifestazione.
“Musicultura è un festival nato a Recanati all’inizio –scrive Rossini- fatto in una bocciofila e poi portato nella bellissima piazza Leopardi. Dopo qualche anno entrati i soldi veri, tra Rai e sponsor, la giunta di Recanati si è fatta portare via questa manifestazione che fu un intuizione di un artista recanatese, un cantautore di cui mi pregio di aver suonato in un suo disco, Piero Cesanelli, e che ha creato questo festival per poter dare a chiunque volesse l'opportunità di suonare ed esibirsi, nonchè di farsi ascoltare dagli addetti ai lavori. Era la nostra Umbria jazz ed anche la possibilità di sviluppo turistico per la nostra cittadina. Interessi superiori e lunghe mani di discografici o pseudo tali l'hanno fatta diventare una sorta di Sanremo con tutto quello che ne consegue. Spero che la Giunta attuale riporti questa manifestazione a Recanati e che torni ad avere lo stesso spirito di quando tutto era spontaneo e fatto per il gusto della musica.”