RECANATI - Il grave lutto che ha colpito la città, ha fatto nascere su Facebook il gruppo “In nome della decenza” che pone una riflessione se quel “lutto” usato in forma giudicata troppo spettacolarmente dalle forze politiche che fanno capo al consigliere regionale Enzo Marangoni, non debba essere rimosso (manifesti e camera ardente).
“In nome della decenza chiediamo che l'Amministrazione Comunale di Recanati faccia rimuovere immediatamente i manifesti affissi nel territorio del Comune che fanno riferimento a lutto cittadino per scelte politiche ambientali –srivono gli amministratori del gruppo-, ognuno ha il diritto ma anche il dovere di scegliere le modalità di fare politica che più sono vicine al proprio modo di sentire, tuttavia riteniamo che sia buon senso convenire sull'opportunità di togliere immediatamente tali manifesti visto il gravissimo lutto cittadino che ha colpito la città di Recanati. In nome della decenza, che non è né di destra né di sinistra ma che dovrebbe far parte di noi tutti che siamo persone che vivono in una comunità democratica, senza nulla togliere alla possibilità che ciascuno di noi ha sia come singolo che come gruppo di contestare scelte politiche che si ritengono ingiuste e lontane dalla propria idea di comunità”.
Immediata la risposta dell’assessore all’urbanistica Giacomo Galassi che ha assicurato di essere già intervenuto sul vice segretario generale per avviare, se possibile, la procedura di oscuramento sui tabelloni delle pubbliche affissioni.
Difficile invece intervenire sulla “camera ardente” di via Cavour, trovandosi all’interno di un locale privato.
Qui sarebbe più l’intelligenza di chi l’ha realizzata, che ogni richiamo alla decenza, ad invitare a procedere al suo oscuramento in una giornata in cui la città piange l’ennesima vittima della strada “dei pali”, un elenco talmente lungo da far impressione e sul quale vale la pena di fare anche delle profonde riflessioni per trovare soluzioni a che quell’arteria, che collega Recanati alla costa, e viceversa, diventi sicura. Qui la politica renderebbe veramente omaggio a quelle vite stroncate.
In 20 anni sono state infatti 37 le vittime e 86 i feriti .... . E la lista è piena di giovani, tanti recanatesi.