RECANATI - Per l’opposizione, che affida al capo gruppo del PdL , Roberto Bartomeoli il suo disappunto, “il nuovo regolamento degli asili nido che equipara quello pubblico a quelli privati, è la dimostrazione che per la sinistra al governo della città cadono il tabù del privato e del mito della scuola pubblica. Un regolamento da cui ne beneficeranno i privati in termini economici e per la qualità del servizio”.
E’ stata una lunga seduta quella destinata alla riforma dei nidi, chiusasi con il varo del regolamento alle 4 del mattino … Già in una precedente seduta il punto era stato rinviato su richiesta della stessa maggioranza che l’aveva presentato, rilevando la necessità di rivedere alcuni aspetti. Per l’opposizione invece un rinvio non tecnico per portare il punto in commissione ma una serie di distinguo interni alla maggioranza.
Nella pratica da oggi i genitori potranno scegliere se affidarsi al nido pubblico di via Vogel o ai due privati operanti sul territorio.
Chi sceglierà il nido comunale, per entrare nella graduatoria di ammissione dovrà presentare una serie di documenti: situazione familiare, redditi, attività lavorativa. Una serie di parametri assegneranno la posizione d’ingresso. Previsto anche un voucher di integrazione alla quota della retta.
Per la scelta di uno dei privati basterà rivolgersi alla struttura prescelta senza vincoli di graduatoria. In questo caso però la famiglia, se rientrante nelle condizioni, facendo apposita domanda al comune, potrà ricevere un voucher di sostegno ad integrazione della retta in base al reddito familiare.
Sia per il nido pubblico che per quello privato l’Isee da non superare ammonta a 26.749 euro.
Per la definizione delle rette si terrà conto del costo sostenuto dal comune per la gestione del servizio mentre il costo sociale sarà dato dalla retta a carico dell’utenza che varierà a seconda dell’orario di frequenza.