RECANATI - Si lavora anche di domenica alla frana di via Corridoni per rispettare la data del 12 agosto per la riapertura, su quel lato della città, della circonvallazione.

In questi giorni Recanati sta “soffrendo” oltre il dovuto per il convogliamento del traffico su viale Battisti (stretto, percorso da mezzi anche pesanti, senza rispetto della velocità).

Una situazione, soprattutto quella del traffico pesante che vede sempre più spesso lunghi TIR arrivare fino alla frana e rimanere incastrati e costretti a manovre di ogni genere (anche a marcia indietro ...) per ritrovare la strada giusta.

Due le considerazioni da fare:

1) segnaletica insufficiente sui divieti e percorsi alternativi,  e poca accortezza dei guidatori (soprattutto stranieri e abituati a guidare con il satellitare fuori delle grandi arterie);

2) mancanza di una pattuglia fissa sul rettilineo dopo l’ ITIS dove è possibile fare posto di blocco dei mezzi pesanti provenienti dall’autostrada per deviarli su via Gherarducci (chissà perchè non si fa,  invece di vedere i VV.UU. correre in via Corridoni a disincastrare i TIR .....

M torniamo ai lavori di via Corridoni. Dicevamo che si lavorava anche stamattina  e questo fa ipotizzare che se nonci saranno intoppi la data del 12 dovrebbe essere rispettata. Appare però anche chiaro che i lavori non finiranno il 12 agosto visto che sul cartellone del cantiere la data della fine è pevista per novembre 2012. E’ facile pensare che si proceda in dua stralci (almeno lo speriamo ...).

Un’ultima notazione per quei “grandi” recanatesi che incuranti di ruspe e camion in movimento nel cantiere, scavalcavano le barriere e incuranti delle contumelie degli operai tiravano diritto per la loro passeggiata.

I lavori hanno infatti interrotto la “passeggiata leopardiana” e per ragioni di sicurezza ne è vietata la sua percorrenza in quel punto. Ma niente da fare: ruspe o non ruspe i “grandi” recanatesi passano irrispettosi.

Le frane che hanno interessato Recanati durante l’eccezionale ondata di maltempo a marzo sono in testa alle preoccupazioni della giunta come ci ha recentemente detto in una intervista l’assessore ai LL.PP., Biagiola che cerca di districarsi tra la ricerca di fondi e l’urgenza di mettere in sicurezza alcuni punti.

Uno era la frana di via Corridoni per la quale sono state trovate le risorse. con non poca  difficoltà anche se l'importo era basso. Ben più complessa la situazione per la frana di sotto San Francesco per la quyale serviranno svariati milioni di euro. In questa zona la frana è preoccupante e non consente sino alla sua messa in sicurezza di far rientrare nelle proprie abitazioni le famiglie Virgini e Frogioni che da marzo vivono in aloggi requisti dal comune.

Tra le due famiglie ed il comune c’è forte tensione perchè il comune per ora ha reperito solo i fondi per l’esame geologico del terreno e una volta elaborata la relazione del geologo Luigi Morgoni si potrà andare ad un progetto di messa in sicurezza generale del versante. Ma occorreranno milioni di euro che per ora il comune non ha a meno che non arrivino fondi certi da Regione e Governo collegati al riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Ma soprattutto la famiglia Virgini non ci sta a sentir parlare di mancanza di fondi e a metà giugno ha anche diffidato l’amministrazione comunale.

In questi giorni sono iniziati i lavori per realizzare una strada provvisoria di versante che permetta ai mezzi per i sondaggi geologici di raggiungere l’area di frana e effettuare i carotaggi. Ma i fondi, come detto, per ora sono solo quelli per l’indagine idrogeologica e per le familgie costrette ad abbandonare le loro case la rabbia cresce.