Dal 26.7.2011 i top manager della sanità marchigiana subiranno, di fatto, il dimezzamento dei loro elevati compensi economici. E' questo l'effetto pratico di un emendamento presentato dal consigliere regionale Marangoni e approvato durante la seduta dell'Assemblea Legislativa delle Marche dedicata al riordino del servizio sanitario regionale. L'emendamento è passato a sorpresa con 17 voti favorevoli: 15 voti del centrodestra, oltre a Latini (Api) e Binci (Sel), 14 contrari (11 voti Pd, Marconi e Malaspina dell'Udc, Donati Idv), 4 astenuti (Acacia, Eusebi e Girorgi dell'Idv, Camela dell'Udc). In pratica il direttore generale dell'ASUR , i direttori generali delle aziende ospedaliere e i 5 direttori di area vasta avranno, d'ora in poi, uno stipendio molto più leggero.

La retribuzione dei top manager della sanità marchigiana sarà “inferiore al trattamento economico complessivo annuo previsto per i consiglieri regionali dell'Assemblea legislativa delle Marche”, cioè, al massimo, pari a 3.000,00 euro netti mese, appunto il compenso dei consiglieri regionali marchigiani, i meno costosi tra i consiglieri regionali di tutte le altre regioni d'Italia.

Secondo Marangoni si parla solo di privilegi della casta politica (ma come visto le Marche fanno eccezione) mentre si dovrebbe parlare soprattutto di privilegi e compensi esagerati per buona parte dei dirigenti della pubblica amministrazione nazionale, regionale, provinciale e comunale.

"Ad esempio -spiega Marangoni-, pochi sanno che i segretari comunali, anche di piccole città o paesi delle Marche, hanno in genere un trattamento economico complessivo superiore a quello dei consiglieri regionali marchigiani. La casta amministrativa e burocratica è molto più numerosa e più remunerata rispetto alla casta politica regionale. Come mai nessuno punta il dito sulla casta dei manager pubblici che hanno spesso garantiti posto e retribuzione, diversamente dai politici che ad ogni mandato elettorale devono, giustamente, accreditarsi nei confronti dei cittadini per essere rieletti?"