RECANATI - I compensi degli amministratori Astea dividono il PD. A Recanati la questione è sollevata dal PdL ed il PD, che è forza di maggioranza, replica stizzito alla polemica sui costi della politica. Solo che il PD di Recanati si trova in una posizione imbarazzante perché ad Osimo il gruppo consiliare (all’opposizione) attacca pesantemente sui compensi e a Porto Recanati la lista “Uniti”, in minoranza, formata anche dal PD, non è da meno nel biasimare certi compensi.
Ora una nota del PD osimano, in attesa di capire cosa pensi il PD di Recanati, al di là delle espressioni usate in consiglio comunale dai suoi rappresentanti sui compensi degli amministratori dell’Astea.
Nota del PD Osimo
Un gruppo consiliare del Comune di Porto Recanati, socio anch'esso di Astea, presenta una mozione in cui si impegna il Sindaco della città a richiedere ad Astea di revocare l'atto deliberativo con la quale sono stati adeguati i compensi ai componenti del CDA, sostenendo che il compenso del Presidente Astea è passato da 33.000 a 48.000, quello del Vice Presidente da 9.300 a 24.500, e quello dei consiglieri da 7.300 a 11.000 euro.
Anche ad Osimo la consigliere del PD Argentina Severini si accorge di questi numeri, e muove una garbata critica circa l'opportunità di tali aumenti in un frangente di grave crisi economica quale quello che lo Stato e le famiglie italiane stanno attraversando.
Apriti cielo! Interviene sulla stampa un comunicato stampa dell'Astea, firmato niente meno che da "Ufficio stampa- Gruppo Astea", in cui si fanno da un lato considerazioni opinabili, dall'altro affermazioni gravi.
Da che l'Astea esiste, mai si era permessa nella sua storia si usare frasi del tipo "sarebbe auspicabile da parte di forze politiche che si vogliono definire responsabili, fornire proposte concrete e non sterili polemiche".
Comprendiamo la sete di poltrone delle liste civiche e il vecchio vizio di voler occupare tutte le società pubbliche secondo la più vecchia e deprecabile logica della partitocrazia, ma che ora si arrivi ad usare una società pubblica comunale "di peso" come l'Astea per fare la lezioncina al maggior partito di opposizione della città come ci si comporta per essere accreditati come forza politica responsabile, è davvero una caduta di stile grave e deprecabile.
Mi piace inoltre ricordare che di fronte ad alcune critiche assai più dure rivolte nel passato all'Astea, mai il precedente amministratore delegato, dott. Giuseppini, si era permesso di usare toni simili; ma già, dimenticavamo, ora il ruolo tecnico e non politico di amministratore delegato, (come scrive l'Astea facendoci crepare dalle risate) è ricoperto dal noto professionista delle liste civiche Giancarlo Mengoni.
Avete capito tutti bene? Ma rileggiamo insieme il passo del comunicato stampa dell'Astea: "del tutto fuorviante e non pertinente è l'indicazione della somma di euro 48.000 annui percepiti dal Presidente, in quanto tale importo è la sommatoria tra quanto percepito come presidente e la carica non politica in capo al medesimo di amministratore delegato".(!!!)
Ma non è finita qui perchè l'ufficio stampa dell'Astea ci regala altre perle di saggezza: ci spiega infatti che per la carica tecnica di amministratore delegato il compenso è legato ad una indennità di risultato: in sostanza, per come ricordo che il meccanismo sia congegnato, è sufficiente che l'Astea faccia utili! Ma possiamo seriamente chiamare questo meccanismo "indennità di risultato"?
E' serio pensare che un gestore del servizio pubblico di acqua, luce, gas e rifiuti, in regime pressocchè di monopolio se si eccettua il gas, non faccia utile?