Sono attese ancor più clamorose iniziative per giovedì sera da parte di Enzo Marangoni per protestare contro quello che lui definisce l’assassinio dell’ambiente a Recanati? Il consigliere regionale non si sbilancia ma “gongola” per il “successo” ottenuto con la camera ardente realizzata in pieno centro storico per contestare alcune scelte urbanistiche dell’attuale amministrazione comunale. E non gli importa che quel feretro, quelle candele e corone, e tutto il restante armamentario di un funerale, gli abbiano anche procurato non pochi strali.
I “fedelissimi” di Famiglia Identità Territorio e Lega per le Marche , i due movimenti che fanno riferimento al consilgiere regionale Marangoni, si limitamo a dire che forse si ripeterà la “camera ardente”, che se da un lato è stato di forte impatto sull’opinione pubblica, dall’altro ha sollevato un mare di polemiche per la macabra messa in scena in un locale della centralissima via Cavour.
Intanto la protesta, in questo caso sia delle due liste marangoniane che del PdL, corre sulle pubbliche affissioni. Da ieri campeggiano gigantografie contro il fotovoltaico sulla colluna Montironi (PdL) e sui tre argomenti di Marangoni: fotovoltaico, pullmini a Villa Colloredo, eliminazione campo “F.lli Farina”.