RECANATI - Oggi in consiglio comunale approda la “riforma Fiordomo” degli asili nido con l’equiparazione tra asili nido privati e pubblici (costo uguale) e la libertà di scelta per le famiglie sulle quali il costo del servizio non potrà gravare per oltre il 10% del reddito Isee. Oltre quella cifra interverrà il comune con un “voucher sociale”.

La riforma va all’esame del consiglio comunale questa sera ed interessa sia il nido comunale di Via Vogel che le due realtà private operanti sul territorio, “il Covo dei Birichini” a Fontenoce, e “la Fiaba” in via Amendola alla Fratesca.

Allo stato attuale le tre strutture (intese come nido) danno una risposta a poco più di un centinaio di utenti (40 i posti “pubblici”).

Quella che qualcuno ha già ribattezzato la “riforma Fiordomo” altro non è che l’introduzione del lbero mercato in termini di scelta con il comune che continua a svolgere il suo ruolo di erogatore di contributi per colmare la retta in proporzione alla reddito della famiglia.

Secondo l’assessore ai servizi sociali, Daniele Massaccesi, ”l’operazione va in direzione della concorrenza e della libertà per le famiglie di poter scegliere laddove reputi avere più garanzia e qualità. Due condizioni che, con la supervisione del comune, verranno da sole, proprio per l’effetto concorrenza. Fermo restando che il comune eserciterà ogni forma di vigilanza e garantirà comunque l’integrazione della retta sia nel privato che nel pubblico”.

La minoranza, soprattutto il PdL anticipa tutta una serie di perplessità e teme che vengano meno i presupposti educativi e che una tale decisione di equiparare pubblico e privato comporti la cessazione dell’erogazione da parte della Regione Marche del contributo per il nido comunale.