L’Università di Macerata nei giorni scorsi ha accolto un gruppo di studenti americani. Sono 23 ragazzi, più di tutte le precedenti edizioni, suddivisi in due sezioni, che frequentano la Princeton University.
Sono arrivati a Macerata grazie ad un progetto che compie dieci anni, nato da un’idea di Fiorenza Weinapple e Pietro Frassica, docenti presso la Princeton University e in contatto con Simona Costa e Carlo Vecce dell’Università di Macerata. Hanno fatto running per le campagne, hanno partecipato alla vita della città ma hanno soprattutto studiato. Il corso, di quattro settimane, è intensivo di lingua e letteratura italiana. La didattica è condivisa tra i due resident faculty members (Weinapple e Frassica) e due docenti di Macerata che per questa edizione sono Laura Melosi e Marco Dondero. Contempla tre escursioni, una ad Assisi per lo studio dell’Italia medievale e monastica, una ad Urbino per la conoscenza dell’Italia delle signorie e l’ultima a Recanati per l’approccio con Leopardi.
“Questa esperienza - afferma il rettore, Luigi Lacché - è una delle iniziative più consolidate nella politica di internazionalizzazione del nostro ateneo“. “Dal 2001 - continua Fiorenza Weinapple - sono qui ad apprezzare l’ospitalità dell’università di Macerata che è di eccellenza; ho notato come le strutture si sono evolute negli anni e come siamo trattati da veri amici più che da semplici ospiti“. “Per questo progetto abbiamo escluso le grandi città - conclude Pietro Frassica - e preferito Macerata , città piccola e protetta nei confronti della quale anche gli studenti hanno dimostrato entusiasmo”.