Nota del comune

Apprendiamo dalla stampa la volontà del Presidente del Centro Nazionale Studi Leopardiani di mantenere aperta una stucchevole polemica nell’ambito di una sua personalissima battaglia contro l’attuale Amministrazione Comunale di Recanati.
La cosa non ci appassiona affatto, ma ad onore della verità alcune precisazioni sono necessarie.
Il Consiglio di Amministrazione del Centro Studi svoltosi il 29 giugno, condotto dal Presidente, dall’inizio alla fine, con una gestione approssimativa e dilettantistica, infarcita di errori formali e di procedura, era stato tenuto all’oscuro dell’esistenza del documento sulla situazione finanziaria del Centro, inviato per fax dai due revisori dimissionari, ma ancora in carica in quanto non sostituiti, il Dott. Refi ed il Dott. De Nicola, sulla cui professionalità crediamo che non sia neanche il caso di discutere.CNSL
Tale documento era stato introdotto nella discussione del C.d.A. dal ns. rappresentante in Consiglio, il Vicesindaco Antonio  Bravi, che ne aveva anche esposto il contenuto ribadendo le preoccupazioni del Comune, già espresse nell’assemblea dei soci del 28 maggio.
Dopo i vari interventi il Consiglio era stato dichiarato chiuso dal Presidente senza alcuna formale votazione sui documenti di bilancio, pertanto nessuno dei consiglieri presenti ha potuto esprimere formalmente e validamente il proprio voto, né tantomeno si è riscontrata l’unanimità.
Questa è la pura realtà dei fatti, ma crediamo che sia opportuno abbandonare sterili polemiche personalistiche ed affrontare con serietà le reali e preoccupanti difficoltà del Centro Studi.
Condividiamo appieno la necessità di tutelare l’Ente per il suo alto prestigio, ma ciò si realizza innanzitutto attraverso una gestione sana, corretta e trasparente.
Per questo chiediamo con forza che venga dissipato ogni dubbio e che l’attività prosegua  nel segno del rinnovamento e di scelte gestionali e culturali diverse da quelle che hanno portato a questa delicata situazione.