“Davvero deprecabile il fatto che al nostro incontro non vi era nessuno della Provincia e della Regione. Non abbiamo parola per l’indifferenza di queste istituzioni circa i nostri gravissimi problemi che poi sono problemi che riguardano tanti lavoratori”.
Le parole di Carlo Sampaolo sono taglienti, frutto della delusione per quanto visto nel corso dell’incontro che gli imprenditori della zona Chiarino, a cavallo tra Potenza Picena e Recanati, hanno organizzato per discutere della loro condizioni in seguito ai gravissimi danni subiti dopo l’esondazione del fiume Potenza.
Sala dell’Acli ancora una volta gremita. Per discutere si sono ritrovati imprenditori e residenti della zona, ma anche il comitato di residenti di Sambucheto di Montecassiano, anch’essi danneggiati dall’esondazione del fiume.
Circa 120 gli addetti che rischiano il posto. A masticare il boccone amarissimo del dramma imprenditoriale, tra gli altri, la CI stampi, la Euroelectra, la Mercury. E poi la Carrozzeria potentina, i negozi “Le tre pagnotte” e “Il contadino”, il ristorante “Torresi”. All’incontro erano presenti il sindaco di Potenza Picena Sergio Paolucci e quello di Montelupone Giuseppe Ripari.
Criticata l’assenza di Provincia, Regione e comune di Recanati.
In merito la Provincia invece lamenta di non essere stata invitata.
“Questo è l’unico motivo della nostra assenza”, spiega il presidente Pettinari, il quale ricorda che “la questione è già a conoscenza della giunta provinciale e che personalmente si è interessato in varie sedi istituzionali, sia per l’assegnazione di risorse a sostegno delle imprese danneggiate, sia per garantire interventi strutturali che possano prevenire altre esondazioni del fiume Potenza”.