Grande successo per la mostra “Afghanistan. Un sorriso, una speranza. I bambini di Padre Moretti” che, patrocinata dal Comune di Recanati, si è conclusa in questi giorni.
Ma tanti sono entrati senza poi apporre la firma. Esaurito il catalogo con le bellissime foto dei volti dei bimbi afghani. Per ben due sere i battenti della chiesa di San Pietrino sono stati chiusi ben oltre le 23 arrivando anche fino alle 1 dopo mezzanotte.
Moltissimi gli italiani provenienti da 34 province e da 24 comuni marchigiani. Tanti i bambini e graditissima la visita di una selezione nazionale di ginnastica artistica femminile che stava effettuando uno stage a Recanati. E non sono mancate le visite di militari in procinto di partire per l'Afghanistan per la loro prima missione. Tra loro il recanatese Capodacqua, in forza al RIS di Parma, per avviare un lab
Instancabile padre Giuseppe Moretti, da 30 anni unico sacerdote cattolico in Afghanistan, gravemente ferito da un missile che centrò l'ambasciata italiana, ha illustrato a tutti la realtà afghana.
Gli scatti di Guido Picchio, volti a rappresentare la realtà quotidiana di Padre Moretti nella scuola di Pace che ha fondato in un villaggio a 40 km da Kabul, Tangi Kalay, hanno conquistato tutti e molti sono stati i messaggi di affetto lasciati nel libro delle presenze: “grazie per averci fatto riflettere”, “emozioni forti e tanta speranza per un mondo migliore”, “bellissime foto, opere di pace, grazie per questa testimonianza di partecipazione ad un mondo difficile”, “Picchio dà una
Padre Moretti ha ricevuto per la sua opera anche il titolo di cittadino benemerito dal sindaco di Recanati Francesco Fiordomo e ritornerà a Kabul con tantissimo materiale di cartolibreria per i suoi bambini donato dalla libreria Del Monte di Macerata.