Il presidente del Centro Nazionale Studi Leoaprdiani, Fabio Corvatta, non ci sta ai rilievi mossi da due Revisori dei Conti al Bilancio Consuntivo 2010 e Previsionale 2011.
“Non ne avevano titolo dunque e avrebbero scavalcato di fatto i due nuovi revisori appena nominati”, commenta Corvatta il quale aggiunge che “In un triennio a fronte di entrate per 60 mila euro e uscite per attività e iniziative di 750 mila euro circa, arrivare ad un disavanzo di 30 mila euro è un miracolo, in un bilancio dove le entrate sono solo i 20 mila euro del ministero e in cui la gestione viene finanziata con sponsorizzazioni o contributi privati”.
I due revisori Sergio Refi e Guido De Nicola, come da noi già riferito, hanno contestato, con una informativa trasmessa al Ministero per i Beni Culturali, la vericidità dei bilanci.
Un’accusa grave che i due, tra l’altro funzionari della Ragioneria di Stato, hanno circostanziato in tre pagine.
Ma per Corvatta l’azione dei due è avvenuta al di fuori del loro mandato cui avevano rinunciato.
“Refi e De Nicola –spiega Corvatta- all’assemblea dei soci del 28 maggio avevano ribadito la propria volontà a dimettersi e che quindi, il Cda del giorno successivo ha provveduto alla sostituzione. Pertanto il loro intervento o i loro rilievi appaiono alquanto pretestuosi e strumentali, non avendo più titolo né competenza. Tra l’altro l’approvazione definitiva del bilancio spetta al ministero e per il momento è stato adottato, con voto unanime, dal Cda, che ora è in attesa del parere del nuovo collegio dei revisori.Non capisco perché all’assemblea dei soci non abbiano evidenziato le lacune ora riportate nel documento. E’ evidente che in un preventivo si inseriscono voci che rientrano in una strategia e in una pianificazione ad ampio respiro che, se poi non si portano a compimento, vengono modificate nel consuntivo o in variazioni nel corso dell’anno. Nel caso dei contributi della Fondazione, abbiamo inserito l’importo dei progetti presentati, che poi otterranno finanziamenti in quota parte”.
Invece Refi e De Nicola sostengono di essere rimasti legittimamente in carica benché dimissionario perché non sostituiti nei tempi previsti e quindi titolati sino al 29 giugno a dover redigere la relazione. E, come essi stessi denunciano al Ministero dei beni Culturali “di non essere stati messi nelle condizioni di poter procedere alla stesura delle relazioni di propria competenza sui documenti di bilancio (preventivo 2011 e consultivo 2010 già approvati dall’assemblea il 28 maggio scorso” .
Ovviamente tutte le contestazioni sono state respinte al mittente dal presidente del CNSL, Fabio Corvatta, il quale in una disamina dello stato delle casse del centro non nasconde le difficoltà economiche e rileva che “queste sofferenze economiche sono imputabili a minori entrate ministeriali e alla decisione del comune di Recanati di eliminare il finanziamento annuale al Centro Mondiale della Poesia dal quale il Cnsl attingeva”.