Di Mauro Maggini, consigliere provinciale Sinistra Democratica

Condividiamo pienamente la proposta fatta all'ASL 8 da parte del Presidente dell'IRCER Maurizio Paoletti di affidare il servizio cucina della RSA all'ente da lui presieduto, anziché esternalizzarlo alla cooperativa che ha l'appalto per l'ospedale di Civitanova. Ci auguriamo che la cooperativa che vincerà l'appalto per la gestione dei servizi alla RSA non sia insensibile alla proposta dell'ingegner Paoletti, che sicuramente è nell'interesse dei ricoverati.

Ci preoccupa peraltro il fatto che, secondo quanto riportato dalla stampa, la Direzione Sanitaria dell'ASL 8 abbia intenzione di chiudere la cucina dell'ospedale Santa Lucia di Recanati per affidare il servizio mensa alla stessa cooperativa che opera a Civitanova. Non occorre molta immaginazione per rendersi conto che tale servizio, fino ad oggi risultato molto buono, subirà inevitabilmente un peggioramento, perché un conto è preparare un pasto nel luogo in cui esso verrà consumato, altra cosa è farlo venire da una cucina a diversi km di distanza; oltre al fatto che tra i ricoverati ci sono persone che a causa della loro malattia potrebbero aver bisogno di una dieta personalizzata, la qual cosa è sicuramente più facile quando i pasti sono preparati nello stesso edificio, da persone che fino ad oggi hanno dato prova  di ottima professionalità.

Pensiamo che i cittadini recanatesi abbiano il diritto di conoscere i motivi che hanno spinto la Direzione Sanitaria a prendere la sua improvvida decisione. Se il motivo è il risparmio di denaro, dimostri la ASL con numeri e dati certi da dove esso deriverebbe. Ammesso e non concesso che ci sia un vantaggio economico, tale vantaggio non può essere certamente barattato con il benessere dei ricoverati.

In tutta la vicenda non possiamo non prender nota dell'assordante silenzio del Comitato di Difesa dell'Ospedale, tanto attivo e rumoroso quando si trattava di difendere l'operato del sindaco, oggi stranamente inoperoso. E che dire dell'Amministrazione Comunale e del sindaco Corvatta, che non ha neanche sentito il bisogno di convocare un Consiglio Comunale da dedicare all'argomento, magari anche invitando il Direttore Generale della ASL?

Ci permettiamo infine di dare un consiglio alla Direzione Sanitaria dell'ASL 8. Se proprio ha tanto bisogno di soldi, piuttosto che tergiversare, si dia da fare con maggiore solerzia per recuperare la consistente somma di denaro ad essa dovuta da un certo signore che tutti i cittadini conoscono, somma che da almeno 3 anni avrebbe dovuto essere recuperata d'ufficio, come prescrive la legge.