CGIl e Cisl nel corso di una conferenza stampa hanno fatto il punto sulla trasformazione delle IPAB, tra cui gli IRCER di Recanati.
Su otto comuni della provincia cinque hanno optato per IPAB Azienda Pubblica (Macerata, Gagliole, San Severino, Montecosaro e Civitanova) e 3 (Recanati, Matelica e Camerino) per IPAB Fondazione: il profilo migliore sembrerebbe essere quello dell’azienda pubblica di servizi.
I rappresentanti di Cgil e Cisl hanno ribadito la loro posizione, ossia quella del profilo aziendale.
“I vantaggi – ha detto il segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti - sarebbero diversi, in primis la trasparenza, poi l’omogeneità dell’erogazione del servizio, e una maggiore efficienza del servizio. La fine di giugno era il temine ultimo della scelta ma gli effetti li cominceremo a vedere nei prossimi decenni. E’ vero poi che se ci sono meno lavoratori si spende meno, ma avere un contratto di lavoro meno vincolante rischia d’impattare negativamente sull’assistenza alle persone”.
Ferracuti ha poi chiarito la posizione dell’Ircer di Recanati: “A differenza di quello di Macerata che ha optato sin dall’inizio per un profilo aziendale, l’Ircer di Recanati, aveva scelto la fondazione nonostante le forti pressioni di Cisl e Cgil, ma dopo l’apertura di un tavolo con l’amministrazione comunale siamo riusciti a trovare un accordo più che condivisibile, che è quello di una fondazione che si realizzerà il 1 gennaio 2012 ma nel frattempo il Comune e l’Ircer si sono impegnati a creare un’azienda pubblica per il servizio col personale che si occuperà dell’assistenza, sicché poi la fondazione gestirà solo il patrimonio”.
A rafforzare le parole di Ferracuti, il segretario generale della Cgil Macerata Aldo Benfatto che ha sottolineato l’obiettivo di destinare le risorse per il territorio e per l’erogazione del sevizio di assistenza.
“Obiettivo ultimo rimane comunque, hanno concordato Dino Ottaviani (Cisl), Antonio Marcucci (Cgil), Laura Raccosta (Terzo settore Cisl funzione pubblica) e Matteo Pittucci (Cgil) presenti ieri alla conferenza stampa, che l’Ircer diventi un sistema integrato e più grande, perché oggi il 90% degli anziani non autosufficienti sta a casa.