Oggetto del contendere è la delibera di Consiglio Comunale n°69 del 8 novembre 2010. Presidente del Consiglio Comunale e Revisori dei Conti sono gli altri destinatari della lettera di denuncia.Giaconi

In merito Giaconi (capo gruppo della lista Per Recanati) scrive che “intende sottoporre alle Signorie Loro la delibera in oggetto dal titolo accordo procedimentale e transattivo tra il Comune di Recanati, l’impresa edile Lorenzini Armando e Francesco & C. s.a.s. e Lorenzini Francesco. Nello specifico la delibera prevedeva tempi certi per alcuni adempimenti amministrativi in grado di portare benefici alla collettività recanatese, motivo per cui il sottoscritto  consigliere di opposizione ha espresso un voto di astensione. In particolare il punto due del deliberato così affermava con riguardo all’immobile sito in via Vinciguerra, attuale sede della scuola materna Mariele Ventre: ….. il passaggio di proprietà verrà sottoscritto entro il 31.01.2011, dopo che la ditta ed i tecnici comunali avranno concordato eventuali lavori di manutenzione straordinaria dei richiamati locali consistenti nell’adeguamento degli impianti tecnologici (elettrico, termico, idrico-sanitario e antincendio) alle vigenti normative in materia di edilizia scolastica e sicurezza nei luoghi di lavoro….dalla data di trasferimento il Comune non pagherà più il canone di locazione (qualora il trasferimento avvenga in data successiva al 31.01.2011, il Comune dovrà pagare il canone sino al passaggio di proprietà). Ad oggi, nonostante dalla delibera di Consiglio Comunale siano passati otto mesi e dalla scadenza del 31 gennaio 2011 cinque mesi nulla è stato fatto da parte dell’Amministrazione Comunale che doveva avere tutto l’interesse a non pagare più il canone di affitto (eppure sarebbe stato sufficiente un semplice appuntamento da un notaio …).

Considerato che due sono i contratti di affitto in essere per la suddetta scuola materna Mariele Ventre (repertorio n°304/1987 e repertorio n°1450/1995) per un costo annuo di 34.147,40 euro: il danno attuale per i cinque mesi di ritardi ammonta a 14.228,10 euro.

Chiedo pertanto un intervento delle competenti autorità per dar seguito alla delibera di Consiglio Comunale affinchè non venga pregiudicato l’intero deliberato e non vengano sperperati per ritardi puramente amministrativi ulteriori soldi pubblici non dovuti”.