Una mostra “costretta” ad aprire ancora prima della sua inaugurazione ufficiale non accade spesso. Ma il messaggio che veniva dalle profonde immagini del fotoreporter Guido Picchio dedicate ai bambini di Kabul della Scuola di Pace di padre Giuseppe Moretti erano un qualcosa di imperdibile per i tanti turisti che ieri passavano davanti la chiesa di San Pietrino con l’allestimento alle fasi finali. E tutti volevano entrare e vedere quelle toccanti immagini che altrimenti non avrebbero più avuto occasione di osservare.

E padre Moretti, presente, non si è sottratto all’incontro con i turisti che sono rimasti colpiti dalla sua opera in Afghanistan per l’infanzia, lui unico sacerdote cattolico da oltre 30 anni nella terra dei “taliban”.

Poi è arrivato il momento del taglio del nastro alla presenza delle autorità, in testa il sindaco Francesco Fiordono e l’assessore alle culture Andrea Marinelli, che hanno consegnato a padre Giuseppe Moretti la targa di cittadino benemerito di Recanati.

Guido Picchio il fotoreporter autore degli scatti ha illustrato i motivi di questa mostra che è stata richiesta in varie parti d’Italia stante la notorietà anche di padre Moretti e della sua missione a Kabul dove, durante il conflitto russo-afghano, rimase gravemente ferito da un missile che centrò l’ambasciata italiana.

Dopo quell’episodio ed una lunga convalescenza maturò l’idea di una scuola funzionale e dotata di tutto che sostituisse le aule sotto gli alberi ma soprattutto desse anche possibilità d’istruzione alle bambine in una terra dove per la donna è il posto peggiore per nascere.

Oggi sono 1200 i bambini che frequentano la Scuola di Pace di Tangy Kalay a 40 km da Kabul, una scuola sostenuta dagli aiuti che padre Moretti riceve da tantissimi amici in Italia e da iniziative come quella di Guido Picchio che ha realizzato uno splendido catalogo grazie alla Libreria Del Monte di Macerata, la cui vendita sostiene la Scuola di Pace.

Nel corso dell’inaugurazione a padre Moretti sono stati simbolicamente consegnati tre pancali di materiale didattico che presto prenderà il volo per Kabul.

Tanta la gente che ha voluto essere vicino a padre Moretti nel giorno dell’apertura della mostra: il conte Vanni Leopardi, la marchesa Ceccaroni, Andrea Angeli (peacemaker ONU a Kabul, Bagdad, Pristina), il luogotenente dei carabinieri Claudio Fiori (missione italiana in Bosnia e Afghanistan e decorato al valore per le ferite riportate), il brigadiere Giovanni Napolitano della Guardia di Finanza (istruttore della polizia di frontiera afghana ad Herat). Non è voluto mancare neppure il presidente del CNSL, Fabio Corvatta. Presenti anche l’assessore regionale alle politiche sociali, Luca Marconi ed il neo assessore provinciale, Alessandro Biagiola. A sorpresa anche la visita dell’ambasciatore Balboni Acqua.

E poi tanta gente comune che ha voluto testimoniare la sua vicinanza a padre Moretti e ringraziare Guido Picchio per aver saputo cogliere momenti di gioia negli sguardi di quei bimbi e descritto attimi di vita in quel paese.

La mostra, che ha il sostegno del comune di Recanati, resterà aperta sino al 3 luglio (10-12, 17-19, 21-23).

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