Nota del Comune
Oltre 200 elaborati hanno partecipato alla VI^ Edizione del Premio Letterario “Trofeo Giacomo Leopardi” che si è svolta nella splendida cornice della “Sala degli Stemmi” del Comune di Recanati gremita in ogni ordine di posti alla presenza dell’Assessore alle Culture Andrea Marinelli , e dai commissari Prof. Armida Censi, la poetessa Francesca Prestano, autore di testi musicali Sandra Eusebi, il Prof. Vittorio Baleani, la Prof.ssa Anna Borsella e la poetessa Novella Torregiani.
Una menzione particolare alla BCC di Recanati e Colmurano che ha sempre valorizzato e riconosciuto l’importanza del concorso.
”La Commissione di Giuria -come ha sottolineato l’Assessore Andrea Marinelli- ha preso in esame le duecento opere provenienti da tutto il mondo, c’erano testi anche russi della poetessa Tatiana Koloreva docente dell’Università di Mosca, e l’alta qualità ha reso difficile la selezione e la scelta.”
Ha vinto la VI^ Edizione dell’Incontro-Premio-Letterario “Trofeo Giacomo Leopardi”: “L’Antico Trabocco” di Amelia Valentini (al centro nella foto). Queste le motivazioni espresse dalla Commissione giudicatrice che hanno decretato la vittoria della poetessa abruzzese: “Poesia di straordinaria immediatezza semantica, capace di rievocare le immagini di un passato nostalgicamente rimpianto con intensa forza figurativa. La poetessa torna bambina circondata dai tanti elementi a lei familiari e tra questi con forza,spicca l’immagine del vecchio pescatore scalzo in lotta per la conquista della sua ambita preda. Pescatore testimone di un tempo beato anche nella sua semplicità dove l’attesa di poter gustare una fetta d’anguria, è vissuta con forte trepidazione e gioia. Il componimento vive nella dicotomia tra passato e presente. Un presente che riemerge con forza dell’immagine dell’argano che tace, simbolo di tristezza e di malinconia, illuminata dalla visione del vecchio che pesca in cielo tra le stelle”. Al 2° posto si è classificato il sambenedettese Antonio Capriotti (a sx nella foto) con “Ode al computer”, mentre al 3° l’anconetana Manuela Flamini (a dx nella foto) con “La danza degli angeli”. Accanto ai tre finalisti oltre venti sono state le opere con premi a: Rita Baldoni, Silvana Zuccherini, Monia Ciminari, Irene De Pace, Morena Oro, Maria Cristina Miluch, Gianni Balercia, Francesco Vissani, Gino Taborro, Nazzareno Tiberi, Francesca Ulisse, Maria Luisa Marani, Francesca Melatini, A. Catolfi, Maria Bagliardi, Marta Montesarchio, Salvatore Serra, Giuseppina Mandolini, Pietro Catalano, Rosa Spera.
Attestati di merito poetico sono stati assegnati inoltre a giovani talenti che si avviano a scrivere e partecipare a concorsi di poesia e cioè a: Elena Vivani, Daniela Baldini, Pasquale Tocchetto, Chiara Guzzini, Milvia Maistro, Ferdinando Pacciarelli, Simonetta Marconi, Paola Doffo, Dorinda Di Prossimo e Annibali Angelo.
Nel corso della manifestazione è stata avanzata la proposta dell’integrazione del punto 6 del regolamento del premio con l’eventuale inserimento, con un apposito sondaggio, della nuova categoria poetico-musicale al fine di ampliare i nuovi orizzonti artistici al fine di raggiungere –come negli anni scorsi - riconoscimenti anche a livello internazionale. Oltre ai premi stabiliti dal Regolamento, il Prof. Vittorio Baleani ha offerto a tutti i partecipanti un CD recentemente inciso con la Casa Discografica Estate Record di Milano con i migliori artisti, e 50 CD sono stati devoluti in omaggio ai pazienti del Reparto Oncologico dell’Ospedale di Macerata diretto dal Prof. Latini e ritirati in rappresentanza, per la consegna, dalla pittrice recanatese Anna Sagni. La foto di gruppo finale di tutti i partecipanti all’Aula Magna ha concluso la splendida Edizione del VI^ Premio Letterario “Trofeo Giacomo Leopardi” in vista del settennale del 2012.
Ecco il testo de “L’ANTICO TRABOCCO” vincitrice dell’Edizione 2011 :
Girava lento
il sonoro argano di legno
sotto la spinta paziente
del vecchio pescatore,
scalzo e sicuro sul ruvido assito.
Lenta affiorava la rete,
immensa ai miei occhi di bambina,
incantata dal guizzo scintillante
della viva preda, racchiusa
nel fondo inesorabile.
Era il tempo beato delle fate:
tra gli scogli anneriti
danzava il verde cupo dell’anguria,
dono ospitale, immerso
nella fresca corrente e dal pontile
il richiamo del mare
era carezza ai sogni di avventura.
Ora l’argano tace.
Il vecchio getta la rete tra le stelle
nell’eterno silenzio
e l’antico trabocco, ombrato
di salsedine e malinconia
attende solitario
che muova mano schiuda
la rugginosa porta e sciolga alfine
la pesante catena del suo sonno
(Amelia Valentini)