Alessandrio Biagiola entra ufficialmente nella Giunta Provinciale. La nomina questa mattina e il debutto come assessore provinciale nel pomeriggio. Le deleghe non sono state ancora attribuite e gli incarichi specifici verranno definiti nelle prossime giornate. Per Biagiola nessuna incompatibilità con l'incarico di assessore comunale a Recanati ai LL.PP., solo una norma dello Statuto del PD che imporrebbe di optare per uno l'altro incarico. Biagiola ha avviato importanti progetti con la giunta comunale Fiordomo e probabilmente proseguirà a seguire ancora la vita politica recanatese, e solo in un secondo momento lascerà il campo ad un nuovo assessore comunale per dedicarsi a tempo pieno al nuovo incarico nella Giunta Provinciale dove un rappresentante recanatese manca da circa 15 anni.Biagiola_Alessandro3

Nel tardo pomeriggio l'insediamento della nuova Giunta Provinciale. “Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana”. Questa la formula del giuramento solenne che il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha pronunciato questa sera davanti al Consiglio provinciale al completo. L’atto del giuramento, accompagnato da un prolungato applauso del Consiglio e del pubblico presente, ha segnato simbolicamente l’inizio del nuovo mandato amministrativo. Esso è coinciso con l’insediamento del nuovo Consiglio provinciale, che ha eletto presidente il consigliere Paolo Cartechini (Pd) e vice presidente Patrizio Gagliardi (PdL), nonché con la nomina della nuova Giunta, la cui composizione (6 assessori, rispetto ad un massimo consentito di 7) è stata comunicata dal presidente Pettinari in chiusura della seduta. Fa parte dell’esecutivo, oltre allo stesso presidente della Provincia, l’ex parlamentare Paola Mariani (Pd), unica donna, alla quale Pettinari ha attribuito anche le funzioni vicarie. E’ la prima volta in assoluto che una donna viene nominata vice presidente della Provincia di Macerata. Gli altri assessori sono: Alessandro Biagiola (Pd), Massimiliano Sport Bianchini (La nostra Provincia), Leonardo Lippi (Udc), Giorgio Palombini (Pd), Giovanni Battista Torresi (Idv).

Prima di annunciare la composizione della Giunta, il presidente Pettinari ha rivolto un saluto all’intero Consiglio provinciale, al personale dipendente, alla stampa ed ai cittadini. Con emozione Pettinari ha ricordato la prima volta che entrò, nel 1985, come consigliere nell’aula del Consiglio provinciale, dove è stato ininterrottamente presente sia come consigliere, di maggioranza e di opposizione, sia come assessore. Su due concetti il presidente della Provincia ha insistito nel presentare brevemente le linee del suo mandato: “concertazione” e “condivisione”. Sarà incentrata su questi due modi di operare l’azione protesta_marangoniamministrativa per risolvere i tanti problemi sul tappeto. Lavoro ed occupazione giovanile, insieme alle politiche per la famiglia – a quest’ultima sarà dedicato un apposito assessorato – figurano tra i principali obiettivi del programma, basato su una pianificazione ampia, rivolta soprattutto allo sviluppo economico e alla mobilità.

La prima seduta consiliare, insediata dal presiedente Pettinari, è stata poi presieduta dal consigliere anziano Giorgio Palombini, che successivamente ha ceduto la scranno più alto al neo eletto presidente dell’assemblea, Paolo Cartechini. La candidatura di quest’ultimo era stata presentata da Robert6o Broccolo a nome della maggioranza e su di essa – dopo una dichiarazione di Franco Capponi – sono confluiti anche i voti di Pdl e Lega Nord. Opposizione di centrodestra che a sua volta ha visto accolta dai gruppi di maggioranza la candidatura dell’ex assessore Patrizio Gagliardi a vice presidente del Consiglio provinciale. Nelle due votazioni a scrutinio segreto, sia Cartechini, sia Gagliardi hanno infatti ottenuto 22 voti su 25 votanti. Le schede bianche sono state 3 in entrambe le votazioni.

Non è mancato un siparietto finale con Enzo Marangoni, ex consigliere provinciale (venne eletto con la Lega Nord, per poi rompere) che in questa tornata si era candidato presidente della provincia con due sue liste. Marangoni ha augurato a modo suo buon lavoro alla nuova giunta "cattocomunista".

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