Nota dell’Associazione Democrazia e Legalità Recanati
Ci siamo chiesti – come molti altri concittadini con cui abbiamo parlato di recente – il motivo della prolungata chiusura al pubblico del parco di Villa Colloredo-Mels. Quando abbiamo saputo da fonti attendibili che cosa sta accadendo al suo interno stentavamo a crederci: la parte inferiore di quest’area verde diventerà un parcheggio.
Non è uno scherzo di cattivo gusto. E’ proprio quello che l’amministrazione comunale ha intenzione di fare. Sebbene dall’esterno si capisca poco, la rimozione del cancello e l’allargamento dell’entrata avrebbero dovuto insospettire fin dall’inizio. A che cosa potevano servire quelle evidenti modifiche se non a permettere l’ingresso di automezzi?
Ci è stato spiegato che la zona del parco dove un tempo c’era il laghetto, appositamente attrezzata, permetterà la sosta dei minibus scolastici, in modo che non ci siano problemi di sicurezza per i bambini che lì dovranno scendere.
D’accordo sulla sicurezza degli scolaretti, ma c’è proprio bisogno di far entrare i mezzi all’interno di uno dei polmoni verdi di Recanati? Non esistono soluzioni alternative meno impattanti?
E degli altri frequentatori del parco che vogliamo dire? Non hanno anche loro il sacrosanto diritto di goderselo senza respirare i gas di scarico?
Questo progetto è sbagliato, a nostro avviso, soprattutto per la filosofia aberrante che vi è sottesa: quella, purtroppo imperante nei grandi come nei piccoli centri, che impone la ricerca esasperata di aree da adibire a posti-macchina. In nome di un’esigenza reale, ma spesso enfatizzata ad arte da amministratori desiderosi di apparire efficienti più che lungimiranti - e che ripetono noiosamente la solita litania della “carenza delle infrastrutture” -, si sacrificano luoghi significativi e di forte aggregazione sociale.
A Recanati rischia di farne le spese anche un’altra area divenuta ormai storica: il vecchio campo sportivo Fratelli Farina di via Battisti, anch’esso destinato ad essere trasformato in parcheggio. Ma sul nuovo progetto del cosiddetto “Centro Città” avremo modo di dire in altra occasione.