Gli IRCER si apprestano a diventare una fondazione. Entro il 30 giugno il CdA dell’ente periferico del comune rispetterà i tempi per questa trasformazione che comunque necessiterà di un passaggio in consiglio comunale.
Il presidente di una delle più antiche istituzioni pubbliche cittadine, il dott. Sergio Beccacece, ha assicurato che si tratta solo di chiudere alcune pratiche amministrative il la fondazione di diritto privato sarà una realtà.
Con questo suo nuovo assetto saranno così preservati i patrimoni ex IRCER ( la cassaforte dell’istituzione) da possibili espropri forzati come accadde quando l’ASUR inglobò a se stessa i terreni del cosiddetto fondo S. Lucia. Per Beccacece “è importante mettere al riparo gli IRCER da qualsiasi velleitario tentativo statale o regionale di appropriarsi del suo patrimonio che permette all’istituzione di perseguire gli antichi scopi per la quale è stata fondata”.
Sul piano occupazione il presidente Beccacece rassicura che il personale in questo cambio di indirizzo non subirà alcuna ripercussione.
Di diverso avviso però la CISL sul personale. Per Laura Raccosta, segretaria regionale Fmp-CISL “cambia la normativa perché il rapporto di lavoro diventa di natura privatistica. Innanzi tutto non avrebbero più la possibilità di spostarsi per mobilità, non ci sarebbe più alcun controllo nell’assunzione del personale e nei momenti di crisi i dipendenti non hanno le stesse garanzie”.
Un aspetto dunque questo da chiarire. Chiaro invece che il CdA proseguirà il suo compito mantenendo il fine volontaristico, quindi senza percepire alcun gettone e compenso.
Quando si era aperto il dibattito sulla trasformazione in Fondazione, era stata avanzata la proposta di una sorta di sdoppiamento: la Fondazione per la gestione del patrimonio, la creazione di una azienda di servizi alla persona (ASP).
Verso la creazione di una ASP (che potrebbe anche includere la gestione di servizi scolastici) si muoverà il comune.