L’uomo, un campano di circa trenta anni, non nuovo ad episodi eclatanti, in una situazione economica precaria derivata dal perdurare della disoccupazione, verso le 10 si è recato in Municipio per parlare con il dott. Foglia, responsabile del settore servizi sociali. L'uomo tra l'altro è separato e con un figlio.
L’incontro però ha avuto un epilogo che ha tenuto con il fiato sospeso quanti in quel momento si trovavano nel palazzo.
L’uomo infatti è salito sul davanzale della finestra dell’ufficio che si affaccia proprio sulla piazza minacciando di gettarsi nel vuoto da un’altezza considerevole.
Subito è scattato l’allarme mentre chi si trovava sotto la piazza assisteva alla scena.
Immediatamente arrivavano due VV.UU. mentre venivano allertati carabinieri e 118.
Un’assistente sociale del comune, insieme al maresciallo dei CC, Pardi, ha tentato di imbastire un colloquio per farlo desistere dal proposito suicida ma c’è stato un bel daffare a convincere il trentenne che tra l’altro minacciava comunque di tornare nuovamente in comune il giorno dopo e mettere in atto il suo gesto disperato.
Alla fine (con un trattamento sanitario obbligatorio che stava per diventare indispensabile), il disoccupato napoletano si è convinto a scendere ed accettare un ricovero volontario all’ospedale di Civitanova.