Subito dopo la sua riconferma alla guida dell CNSL, per Fabio Corvatta due titoli forti in testa da altrettante interviste. “Così faremo conoscere Leopardi e le sue opere in tutto il mondo” (il Resto del Carlino), “Un’azione senza confini” (Corriere Adriatico). Nelle foto in basso.
Due interviste in cui Corvatta (nella foto durante la visita del Presidente Scalfaro) traccia il futuro del Centro Nazionale Studi Leopardiani, non nascondendo che l’istituzione necessità di maggiori finanziamenti per proseguire nella sua missione di divulgazione del pensiero leopardiano, un’attività che necessità di almeno 300.000 euro annui.
Ma queste due interviste hanno però provocato la parizale sortita di alcuni soci che per ora preferiscono mantenere l’anonimato in vista di possibili azioni.
Questi sottolineano intanto che dei 100 soci iscritti al CNSL all’assemblea, effettivamente presenti, ce n’erano solo una trentina. E che i bilanci consuntivo 2010 e preventivoi 2011 è stato votato a maggioranza solo da questa esigua rappresentanza.
Un consuntivo, sottolineano alcuni soci, che per la prima volta si chiude con un passivo di circa 30.000 euro.
“Dov’erano gli altri?” si chiedono e se il CNSL non navighi economicamente in acque tranquille, “come mai i soci, in ottemperanza allo Statuto non contribuisocno finanziariamente alle esigenze del CNSL, specialmente se sono stati ammessi non per le loro competenze culturali e scientifiche, ma in rappresentanza di enti economici pubblici e privati?”.
Sempre sul piano economico viene fatto osservare che per ripianare il deficit e fare fronte alle spese di gestione il neo presidente ha indicato la necessità di alienare un immobile a Pisa frutto di una donazione al CNSL da parte di una nobildonna fiorentina appassionata di Leopardi, Giuseppina Antoni. Operazione che non tutti si sentono di condividere, stando a quanto riferiscono questi soci in dissenso.
“Occorre verificare se è consentito e opportuno –scrivono- il diverso utilizzo del patrimonio o la sua alienazione”.
Sempre nella stessa nota si legge che “come già in altre occasioni è stata manifestata l’esigenza che il CNSL si apra all’apporto di ricercatori e studiosi italiani e stranieri sull’opera e il pensiero di Giacomo Leopardi, senza alcuna riserva. E’ Opportuno infatti evitare l’impressione che si realizzi, se non un vero conflitto di interessi, per lo meno la condizione in cui una cerchia ristretta di persone, presenti nell’organo amministrativo e nel Comitato Scientifico, decidano valutazioni ed attribuzioni che li riguardano”.
Nel documento fatto circolare ieri sera, si legge anche che i sindaci revisori hanno presentato le loro dimissioni, riservandosi di presentare una loro relazione.
Non è passato inosservato, come già riferito, il ruolo del comune che nelle votazioni si è astenuto sollevando ossservazioni critiche alla gestione.
Il rapporto tra CNSL e comune è in questo momento non dei migliori. Ultimo esempio il contenzioso apertorsi sul realizzando parcheggio nei pressi della sede del centro. E già prima la sospensione del contributo da parte del comune per 75.000 euro annui al Centro Mondiale della Poesia che poi li stornava in parte al CNSL per la gestione del personale in comune e per la diffusione di Leopardi nel mondo, aveva provocato le prime frizioni.
Corvatta però appare forte nella sua posizione (36 soci lo hanno indicato alla presidenza) e convinto di superare il difficile momento economico. Tant’è che in soccorso dell’istituzione, come lui stesso ha annunciato in assemblea, potrebbe anche arrivare un aiuto da parte di un imprenditore tedesco.
Ma nel frattempo Corvatta rileva che serve anche un aiuto da parte del territorio (enti, banche, fondazioni, aziende) e la certezza di sostegni certi da parte di Comune e Regione.
Osservando che Governo e Regione si sono accorti della rilevanza del CNSL al comune manda a dire che “Spero che si renda conto che questa istituzione è importante e la sua astensione non è sembrata comunque una cosa di grande ragione, specie nei confronti del cda del centro”.