Affiorano ogni tanto degli autografi leopardiani. Per lo più si tratta di corrispondenza del poeta verso conoscenti. A volte ci si trova di fronte ad importanti testi che permettono meglio di inquadrare il il periodo che Giacomo Leopardi attraversava e caprire alcune sue sensazioni.firma

Si tratta ovviamente di documenti che una sola destinazione dovebbero avere e cioè quella naturale di Recanati, magari al Centro Nazionale Studi Leopardiani che però di risorse per acquistarli non ne dispone, tantomeno si può sempre fare affidamento sulla generosità di banche e fondazioni.

Così queste lettere finiscono sempre più frequentemente nelle mani di collezionisti.

Ed è il rischio che corre una lettera autografa del 22 marzo 1819 che Giacomo Leopardi ndirizza al conte Alessandro Calciato. Si ignora il testo ma Sotheby’s la mette all’asta nelle sedute del 14 e 15 giugno a Milano con una stima tra 7 e 10.000 euro.