Nota di Recanati a Sinistra

Recanati a Sinistra giudica positivamente la decisione dell’amministrazione comunale di porre in opera (in via Loreto) un distributore gratuito di acqua, una vera e propria “casetta dell’acqua pubblica” che erogherà acqua refrigerata naturale e gasata (ad un prezzo calmierato): una realizzazione che abbiamo fortemente voluto e per la quale la nostra lista si è impegnata a fondo con il consigliere Massimiliano Politi.

casaLa “fontana pubblica” permetterà agli utenti di imbottigliare acqua potabile di ottima qualità, depurata e batteriologicamente pura, con il duplice effetto positivo di incentivare il consumo di acqua proveniente dall’acquedotto pubblico e di ridurre considerevolmente la quantità di bottiglie di plastica e vetro che finisce tra i rifiuti.

Si ribadisce così fortemente la natura dell’acqua come bene pubblico che, in quanto necessario alla vita, deve essere disponibile per tutti e non sottoposto alle logiche del mercato. Il momento per questa affermazione di principio non potrebbe essere più opportuno: il 12 e 13 giugno saremo infatti chiamati e votare per il referendum abrogativo delle norme che impongono, di fatto, la privatizzazione dell’acqua a fine 2011.

Recanati a Sinistra lancia un appello alla mobilitazione di tutti i cittadini per sostenere le ragioni del SI all’abrogazione di queste norme: se il referendum fallisse e non raggiungesse il quorum, si perderebbe l’ultima possibilità di impedire che la gestione dell’acqua passi nelle mani di società per azioni interessate al proprio profitto, con la conseguenza ulteriore di far aumentare il coste delle bollette.

Come altrettanto importante è pronunciarsi per il SI all’abrogazione delle norme che riavviano la strada del nucleare nel nostro paese, consultazione che il Governo tenta letteralmente di scippare al giudizio popolare con una chiara manovra dilatoria, che speriamo verrà sventata dalla Corte di Cassazione. Siamo anche favorevoli all’abrogazione della legge che consente al Presidente del Consiglio di non presentarsi a giudizio eccependo il “legittimo impedimento”.

Andiamo, quindi, a votare in massa il 12 e 13 giugno: quattro SI in favore dei beni pubblici, a vantaggio dell’ambiente, per la legalità e l’eguaglianza di fronte alla legge; e quattro SI perché i cittadini tornino protagonisti del proprio futuro, quattro SI per la partecipazione e la democrazia.