Nota del comune

Gli incontri sulla Costituzione proseguono riscuotendo una importante partecipazione degli istituti scolastici, dei cittadini e delle istituzioni, portando un valido contributo alla valorizzazione dell’Unità d’Italia.

Roberto_Bin-4-Dalle parole del Prof. Roberto Bin è emerso come la nostra Costituzione sia giovanissima (si pensi a quella americana con circa 300 anni di vita) e rappresenti un modello per la maggior parte dei paesi occidentali. Il lavoro dei padri costituenti fu di enorme importanza poiché allora vi era la necessità di convergere su questioni etiche, sociali e culturali che appartenevano a modi di pensare anche profondamente diversi. La sfida fu proprio quella di immaginare un grande contenitore che potesse raccogliere i valori e gli ideali di sviluppo di una società del domani, riferimenti validi per tutti, regole che nessuno avesse mai pensato di mettere in discussione perché condizione della governabilità del sistema democratico.

“E’ dunque inverosimile - afferma il Presidente del Consiglio Comunale l’Avv. Massimiliano Grufi - che oggi si tenti di mettere continuamente in discussione principi che rappresentano le regole del gioco e che, parlando con termini sportivi, si pensi di cambiarle mentre è in corso la partita. L’assemblea costituente rappresentò una occasione unica allorchè, dopo la seconda guerra mondiale e il periodo fascista, il popolo doveva rialzarsi costruendo le nuove condizioni di crescita morale, sociale ed economica del paese. Non c’era allora nessuna partita in corso e tutte le forze politiche poterono dunque decidere insieme le regole del gioco. In quel contesto le maggiori esperienze politiche si incontrarono, nell’interesse esclusivo del paese. Oggi, quell’interesse è sacrificato sull’altare di una o l’altra maggioranza politica che naturalmente non ha motivo di cambiare le regole se non a proprio vantaggio. L’unico modo per continuare a garantire un sistema democratico è difendere una Carta che solo una fase “costituente” nuova (ma per le ragioni di cui sopra impensabile) potrebbe rimettere al centro dell’agenda politica. In assenza di questo momento nobile di confronto politico non ci rimane che attendere e rimanere fedeli a quei principi che la Costituzione preserva, garantendo quell’equilibrio tra poteri (legislativo-esecutivo-giudiziario) senza del quale un triste passato tornerebbe a farsi prepotentemente avanti”.

Forte la metafora del Prof. Bin riguardo la politica e la costituzione. Un cane rappresenterebbe il politico e il guinzaglio attaccato al muro lo spazio di manovra della politica nel rispetto della Carta costituzionale. E’ lecito muoversi ed interpretarla, diverso è tirare la corda al massimo con il rischio/volontà di rompere ogni vincolo. Ci sono politici seri e rispettosi delle regole, come cani mansueti, devoti ed intelligenti; poi ci sono quelli che non amano avere regole, non rispettano gli altri e costituiscono un pericolo per la società. Esempio forte, appunto, ma esemplificativo di quella parte della politica che vorrebbe sacrificare ogni forma di garanzia delle istituzioni e quindi delle libertà rispetto al potere esecutivo.

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