Nota del comune

Presso l’Aula Magna del Comune di Recanati ha avuto luogo l’incontro sulla Costituzione alla presenza del Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Prof. Piero Alberto Capotosti.

Il Sindaco Francesco Fiordomo, ringraziando il Presidente della sua presenza, ha evidenziato l’attività dell’amministrazione comunale in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed in particolare le iniziative del 16 e 17 marzo, con l’allestimento della mostra sull’Unità presso il museo civico di Villa Colloredo Mels, arrivata direttamente da Reggio Emilia e patrocinata dalla Presidenza della Repubblica.

Ha introdotto i lavori il Presidente del Consiglio Comunale, l’Avv.Massimiliano Grufi, il quale ha ricordato il percorso sin’ora realizzato dal Comune con la serie di incontri avviati già dal mese di novembre 2010.

Molti i ragazzi presenti all’iniziativa nonostante gli impegni di fine anno degli istituti scolastici, a dimostrazione della sensibilità dei dirigenti scolastici e degli insegnanti rispetto a temi così importanti, soprattutto se ben affrontati con la presenza di qualificati relatori.

“Il ruolo del Governo dalla Costituzione ad oggi”.

Un tema importante per comprendere le funzioni e le competenze di un organo fondamentale del nostro sistema democratico, per analizzare con gli studenti i cambiamenti sociali che dalla redazione della Costituzione ai nostri giorni hanno portato ad una nuova e diversa interpretazione delle stesse funzioni del Governo che, tuttavia, rimangono tali e quali a quelle indicate e previste dalla Carta costituzionale.

Dall’intervento del Presidente Capotosti si è compreso come sia essenziale mantenere quell’equilibrio tra istituzioni o organi costituzionali (parlamento-governo-presidente della repubblica-magistratura) che spesso viene messo in discussione da parte della politica, senza capire la pericolosità di tali atteggiamenti e le possibili conseguenze che da quella instabilità deriverebbero per il sistema democratico.

Efficace il passaggio sul concetto di rappresentanza e sul voto popolare. Il popolo è chiamato ad eleggere il Parlamento, quindi i singoli parlamentari che andranno a comporre la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.

Eletto il Parlamento, spetta al Presidente della Repubblica, individuata la maggioranza parlamentare espressione del voto popolare, nominare il Presidente del Consiglio dei Ministri e con lui i ministri da questo indicati.

In teoria, il Presidente della Repubblica potrebbe anche nominare una figura diversa da quella indicata dai gruppi politici. Spetta sempre al Presidente della Repubblica sciogliere le Camere allorchè venisse a mancare una maggioranza che garantisse il Governo, ne fosse cioè sua espressione-legittimazione.

“I cittadini - dice il Presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Grufi - eleggono il Parlamento e non il Presidente del Consiglio come in modo errato è stato fatto passare dai mass media negli anni novanta, facendo immaginare che l’indicazione del premier, capo della coalizione, sancisse un’elezione diretta da parte del corpo elettorale. Questo avviene negli USA. In quella realtà il capo del Governo è anche capo dello Stato. Un sistema diverso ma non per questo migliore. Ecco perché i richiami ad un maggior potere del Presidente del Consiglio o ad una legittimazione popolare del Governo sono fuori luogo, inopportuni e comunque poco rispettosi di una Costituzione che dice altro e che solo con una riforma costituzionale potrebbe eventualmente prevedere e prefigurare una diversa forma di governo. Oggi invece tale impostazione (ciò che alcuni chiamano costituzione materiale rispetto all’unica esistente, quella formale) rappresenta solo il desiderio di chi vorrebbe avocare a sé il massimo dei poteri, svuotando il Parlamento e gli altri organi di tutela e garanzia della democrazia, fornendo ai cittadini una rappresentazione della realtà che non esiste. Il popolo è infatti sovrano ma nel rispetto della Costituzione e quindi di quell’equilibrio che a taluno dà fastidio rispettare”.