Nota di Orizzonte Recanati

Siamo ormai vicini al ballottaggio del 29 e 30 maggio con il quale i cittadini della provincia di Macerata decideranno quale sarà il prossimo Presidente e quale coalizione di governo si occuperà nei prossimi 5 anni del nostro territorio.Orizzonte_RECANATI

Crediamo fermamente che il sostegno al candidato Pettinari, manifestato al primo turno, non solo si ripeterà, ma crescerà, raccogliendo il consenso di altre forze politiche e soprattutto di tanti cittadini che giorno dopo giorno comprendono quale veramente sia la coalizione più seria e responsabile.

Abbiamo infatti bisogno di essere attenti al territorio e di attuare politiche ambientali efficaci, di sostenere la formazione dei giovani con un rapporto sempre più stretto con il mondo del lavoro, di sostenere le famiglie in difficoltà e le piccole e medie imprese, fonte di ricchezza del nostro territorio. Ancora, dobbiamo pensare alle infrastrutture, alla viabilità e ad un’attenzione particolare alla scuola, nel rispetto delle proprie competenze.

Noi non facciamo come la destra che con i suoi candidati mistificano la realtà sovrapponendo competenze e ruoli, sapendo ad esempio che la Provincia non può occuparsi di sanità, non può legiferare sull’eutanasia o sulle coppie di fatto, non può assegnare competenze nuove ai Comuni o prendersele dallo Stato. Tuttavia alla radio ascoltiamo il candidato presidente della destra ed altri rappresentanti minori che continuano, sulla falsa riga di Milano, ad accusare gli avversari, a fare una campagna elettorale esclusivamente “contro”, attribuendo alla Provincia competenze che non può avere.

“Contro” il candidato del centro-sinistra Pettinari, contro la coalizione che lo sostiene definendola estremista, quando sanno benissimo che l’alleanza PD-UDC-IDV è la base di questa coalizione (mentre la destra tiene con sé la Lega, la destra estrema e perde i moderati dell’UDC), contro la stessa intelligenza delle persone, pensando che la confusione possa creare qualche vantaggio alla coalizione di destra.

Noi parliamo di programmi, diciamo che l’esperienza marchigiana è positiva, sulle infrastrutture, sui servizi sociali, sui conti pubblici. Sappiamo e conosciamo lo sforzo della Regione Marche per coprire il buco che il Governo Berlusconi ha consegnato al nostro territorio proprio sul versante dei servizi sociali, indifferente ai problemi delle famiglie, degli anziani e dei disabili, per non parlare dell’abbandono della scuola pubblica. Sappiamo che a seguito dell’alluvione che ha colpito le Marche, la PDL ha deciso, con il suo Presidente, di non concedere finanziamenti alle Marche, come invece ha fatto al nord, territorio della Lega.

Siamo convinti che anche i tanti moderati sino a ieri fiduciosi nel centro-destra e delusi dall’incapacità dei governi di destra del territorio oltre che da quello centrale, stiano cercando la giusta strada per costruire un nuovo progetto.

Prima la Confindustria e i Sindacati, poi le diverse confederazioni, il mondo del terzo settore per sua larga parte, le istituzioni ed ora i continui messaggi di esponenti della Chiesa cattolica che richiamano alla correttezza, ad abbassare i toni, al dialogo, soprattutto interreligioso quando può condurre alla vera interazione tra le comunità, esempio di Milano.

Siamo convinti che il nostro territorio abbia dunque bisogno di meno parole, di meno litigi e lotte personali e invece debba perseguire l’interesse dei cittadini. Questo ci fa credere nella vittoria del centro-sinistra e del presidente Pettinari per un nuovo progetto politico ed amministrativo.