Per il momento non ci sarà alcuna archiviazione per il caso Banca di Credito Cooperativo che vede coinvolti l’ex presidente Silvino Guzzini (nella foto) e il commerciante Guseppe Scoccia, accusati di truffa relativamente all’autorizzazione da parte del primo del pagamento di prestazioni effettuate dal secondo ma in realtà inesistenti.

Furono alcuni membri del Consiglio di Amministrazione della banca a denunciare la cosa, e sfiduciare anche l’allora presidente Silvino Guzzin, instaurando con lo stesso un durissimo braccio di ferro conclusosi con l’assemblea generale dei soci che ha dato ragione alla linea assunta dal CdA.

Nella fase degli interrogatori sia Guzzini che Scoccia avevano pienamente collaborato con il magistrato inquirente spiegando cosa potesse essere accaduto e dichiandosi estranei comunque ai fatti contestati.

Chiarimenti che avevano indotto il PM Laurino a chiedere l’archiviazione, provvedimento contro il quale ha immediatamente ricorso il Cda della BCC. E il GIP Bonifazi ha dato ragione alla banca disponendo un supplemento di indagine.

In particolare si vuole ascoltare un dipendente sulle modalità di presentazione e pagamento di fatture per servizi alla banca.

Gli imputati non vedono nulla di strano in questo atteggiamento del GIP, teso forse ad un definitivo e scrupoloso esame dei fatti prima della conferma dell’archiviazione.