Sarà presentato venerdì prossimo  al Salone Internazionale del Libro di Torino il libro “Il Domatore di Ragni” dell’autore recanatese Maurice Beraudy, edito dalla casa editrice Comunication Project.MAURICE

L’evento è in calendario all’interno dello stand della Regione Marche.

Dopo la fitta serie di iniziative promozionali nelle biblioteche, nelle librerie ed in alcune scuole della nostra Regione, approda nella più pretigiosa sede culturale italiana il romanzo storico, ambientato nel periodo medievale, che ha riscoso un unanime consenso di pubblico e di critica.

Una possibilità di promozione di un autore locale, alla sua opera di esordio, ma anche un’occasione di approfondimento di un periodo storico affascinante, il medioevo, sapientemente e minuziosamente ricostruito nell’opera di Maurice Beraudy.

Saranno presenti, oltre all’autore, Simone Giaconi, titolare della Comunication Project, e Marta Tadolti, curatrice dell’editing.

Breve biografia dell’autore.

Maurice Pierre Marie Béraudy, nasce ad Ancona il 3 agosto 1963 da padre francese e madre italiana. Passa gran parte della sua vita a Recanati, dove svolge anche i suoi studi, assorbendone l’atmosfera e le suggestioni umanistiche ed appassionandosi alla letteratura di tutti i generi. Dopo una parentesi come collaboratore di una rivista sportiva, decide di andare oltre scrivendo un romanzo.

Il “Domatore di Ragni” è la sua opera d’esordio.

Sinossi del romanzo.

Recanati 1366: una serie d’inesplicabili omicidi turba la vita della cittadina marchigiana. Bartolo, un giovane ed apprezzato medico, viene chiamato dal Podestà ad indagare. Si troverà coinvolto, suo malgrado, nelle oscure trame di pericolosi individui.

In una ricostruzione storica verosimile, mistero, magia e sentimenti legano i protagonisti del romanzo rivelandone le anime: una ricerca della verità nelle realtà dei singoli personaggi; l’eterna lotta tra il bene ed il male raccontata passando tra le passioni, i dubbi e le certezze dell’uomo medievale che si rivela inaspettatamente simile all’uomo moderno.

In un crescendo di tensione nell’ignoto, “Il Domatore di Ragni” si svela al lettore, accompagnandolo nella suggestione scenica unica dei paesaggi recanatesi.