In questi giorni la città di Recanati sta ospitando una serie di iniziative legate alla nascita e alla costruzione dell’Unità d’Italia. Il titolo “I Mille volti dell’Unità d’Italia” rispecchia la molteplicità degli eventi, dei linguaggi, degli approcci e degli “attori” che entreranno in gioco. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Recanati, dalla Regione Marche, dall’Università di Macerata, dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalla Rete regionale “Le Marche fanno storie”.
Oggi si svolgerà per le vie della città una Passeggiata Risorgimentale, alla scoperta dei “piccoli-grandi eroi” locali che hanno contribuito alla nascita dell’Italia unita. Organizzata dalla Scuola Media “M.L.Patrizi” e dal Liceo Classico “Leopardi” , in collaborazione con l’Istituto Storico “Morbiducci” di Macerata, la passeggiata prevede tre tappe: la prima alle 15,30 nel piazzale di San Vito, con l’esibizione dell’Ensemble Scuola Patrizi, che proporrà un “Viaggio musicale nella storia d’Italia”; la seconda sosta è stata fissata per le 16,15 presso il Porticato del Palazzo Comunale; la terza infine ci sarà un’ora dopo nel Piazzale di Montevolpino. In questa occasione le guide, formate da giovani studenti e docenti, distribuiranno ai partecipanti uno scritto dal titolo “Il Risorgimento a Recanati: 7 piccole storie dentro la Grande Storia”: si tratta all’apparenza di un segnalibro, che però –una volta aperto- diventa un vero e proprio libriccino di storia locale.
Sempre oggi, ma di sera, cambieranno ... gli spazi e la scenografia. Presso il Vecchio Granaio di Villa Colloredo Mels, alle 21, i giovani di “Macondo” (una nascente ma già molto attiva associazione culturale giovanile di Recanati) presenteranno l’ Open mic “Io (non ) mi sento italiano.
Giovani studenti, cittadini, storici e musicisti saliranno sullo stesso palco per raccontare con linguaggi, modi e sensibilità differenti la loro italianità e il loro rapporto con la propria nazione;per porre e porsi domande intorno all’identità nazionale. Chiunque potrà intervenire: da qui il nome “open mic” (o microfono aperto)
Si tratta di una proposta inedita nel panorama regionale e nazionale delle celebrazioni per il 150°, che ha destato curiosità ed ha raccolto numerose adesioni.