Di Massimo Binci, consigliere regionale Sinistra Ecologia Libertà
“Pettinari e Spacca parlano del fiume Potenza dall'interno del centro civico di Sambucheto, dichiara il consigliere regionale di SEL Binci, ma se si fossero sporcati le scarpe come abbiamo fatto io e il candidato Presidente Francesco Acquaroli nel sopralluogo per vedere il fiume e i danni causati dall'alluvione, si sarebbero accorti che il Potenza ha rotto l'argine in un punto in cui era già danneggiato come denunciato dai residenti nel giugno 2010, e dove l'alveo è largo appena 30 metri, contro i 100/150 metri a monte ed a valle. In quel punto la piena trovando il restringimento, ha sfondato l'argine inondando i terreni e arrivando ai garage delle case di Sambucheto vicino al fiume. In un tratto di un chilometro circa abbiamo visto altre tre grosse erosioni in corrispondenza del taglio degli alberi e della vegetazione ripariale lungo l'argine.
Spacca e Pettinari parlano invece per luoghi comuni, indicando la causa delle esondazioni nella poca profondità del letto del fiume dovuta alla ghiaia.
Aumentare la profondità del letto del fiume rende instabili le sponde e gli argini, l'eliminazione della ghiaia accellera la velocità dell'acqua accrescendo il rischio di esondazione.
Per risolvere il problema più che dare profondità è necessario ridare ampiezza all'alveo del fiume che è stato ristretto sia dai proprietari dei fondi agricoli confinanti, che dalle edificazioni in aree che si dimostrano oggi inondabili.
E' necessario quindi riattivare le aree agricole per la laminazione naturale del fiume, conservare la vegetazione ripariale, ripristinare l'alveo originario.
Invece Pettinari e Spaca lanciano la caccia alle streghe contro gli ambientalisti dimenticando di dire che nei loro bilanci non hanno mai messo un euro per la gestione dei fiumi né hanno mai dato attuazione ai piani di gestione delle aree a rischio idrogeologico come previsto dalla direttiva 2007/60/ CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni".