Quando i soldati francesi entrarono prima di Napoleone a Recanati, lo fecero sempre da Porta Marina dalle cui pareti esterne staccarono le scritte che campeggiavano sui lati e sopra.

Il Comitato Porta Marina, proprio per le celebrazioni rievocative del “sacco di Recanati” a seguito dell’occupazione napoleonica della città, ha presentato un progetto a cura dell’ing. Agnesi, teso al recupero della parte esterna ricollocando le scritte.

Non potendosi intervenire direttamente sul lapideo, le scritte, opportunamente illuminate, saranno poste su una lastra di cristallo ancorata ad alcuni centimetri dal marmo.porta2

Un’operazione, dopo il restauro delle ante originali di Porta Marina (ufficialmente Porta Braschi), che andrà ulteriormente ad impreziosire il complesso difensivo.

Certamente un intervento sul quale il comune dovrà ragionare però da subito per eliminare quel bruttume devastante rappresentato dalla selva di cartelli stradali che offendono la struttura architettonica.

Nella parte sinistra si legge: Monumentum Laetitiae Publicae Ob Reditum Ejus e Germania Faustum Felicem Hieron. Flaminius Frac. Mazzagallus Com. Hector Leopardus Co.;  in quella di destra invece Illviri Operi Perficiendo Juss Consensuque Splendidissimi Ordinis Absolutam Et Omni Cultu Exornatam Probaverunt.

“ Ricordo di pubblica esultanza  per ritorno felicissimo di Lui dalla Germania Girolamo Flamini Conte Francesco Mazzagalli Conte Ettore Leopardi Patrizi Nobilissimi a cui ne fu affidata l’iniziativa condotta felicemente a termine la magnifica ed elegante costruzione approvarono”.

La trascrizione originale e la traduzione dei testi sono dell’abate Marcelli, ritrovati da Mario Carancini nel volume V (Peregon Operam Epigraphicorum) a Roma, Biblioteca Alessandrina.

Nel riquadro centrale invece sarà ricollocata la scritta Pio VI Pont. Max. S.P.Q.R.  Portam Braschiam Quae Marina Dicebatur A Solo Restituitam Et E Gente Optimi Principis Appellatam Dicavit Anno MDCCLXXXII.

“A Pio VI P.M. Questa Porta Prima Detta della Marina Ricostruita dalle Fondamenta Chiamandola Braschi Dal Casato dell’Ottimo Sovrano Magistrati e Popolo Dedicarono Anno MDCCLXXXII”.

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