Di Mirco Scorcelli, consigliere delegato allo sport

Dopo la scuola Beniamino Gigli a S. Agostino, dopo la Cattedrale di S. Flaviano, sabato (ore 9) riapre anche la palestra del Venieri chiusa da tempo, e torna ad essere fruibile sia per gli alunni del Liceo che di altre scuole la mattina, sia per le società sportive nel pomeriggio e sera.

primaLa riapertura sarà molto utile anche alle casse del Comune che, probabilmente, risparmierà circa €.14.000 annui che si spendevano per trasportare giornalmente gli alunni del Liceo al Palazzetto dello Sport per svolgere le ore di educazione fisica.

I lavori che hanno interessato l’immobile sono stati rivolti essenzialmente alla riparazione del tetto e delle fognature provenienti dal vicino complesso scolastico, alla regimentazione e convogliamento delle acque di scolo delle aree poste a monte della palestra, il rifacimento della pavimentazione e degli impianti tecnologici, la nuova sistemazione della zona spogliatoi ponendo particolare attenzione ai portatori di handicap con la realizzazione adeguati servizi igienici e  per i quali oltre ad essere state rimosse le barriere architettoniche interne, come i gradini che separavano gli spogliatoi dal campo di gioco, è stato creato un ulteriore accesso da Viale Battisti.dopo

Ancora una volta ci troveremo ad inaugurare non una nuova struttura per la città, ma a riaprire un vecchio impianto chiuso da tempo.

Mi auguro che verrà al più presto il giorno in cui finalmente si potrà tagliare il nastro per l’apertura di una nuova costruzione e si potrà dire che abbiamo fatto insieme qualcosa in più per la città, ma credo che comunque la scelta di anteporre la ristrutturazione dell’esistente alle nuovi costruzioni, ove possibile, sia sempre da preferire e che edifici come questo e gli altri citati, S. Agostino e Cattedrale, non potevano ancora esser lasciati chiusi.

Da sabato la palestra sarà a disposizione di scuole e società sportive ma a loro andrà anche l’onere di aiutarci a preservarla nel tempo ricordando che è un edificio di cui siamo tutti un po’ proprietari e pertanto tutti dobbiamo averne cura, naturalmente ognuno per le proprie competenze.