Presente anche il sindaco Fiordomo, reduce da un incontro in Regione sul “S. Lucia” (il primo cittadino sugli esiti è stato abbottonatissimo), si è riunita la Commissione Sanità.
Per il momento nessun consiglio comunale straordinario (bocciata la richiesta dell’opposizione) ma un incontro venerdì con il direttore della Zona 8, Marini, aperto a tutta la commissione. Il direttore di zona ha raccolto l’invito da parte dell’assessore Massaccesi e si è reso disponibile.
Dopo Marini incontro invece con le organizzazioni sindacali ed i medici responsabili delle varie unità operative del “S. Lucia”.
Scopo di queste due riunione separate l’acquisire più elementi possibili per arrivare alla redazione di un documento unitario su emergenza, chirurgia a ciclo breve, ostetricia e ginecologia, lungodegenza, radiologia, laboratorio analisi da portare poi ad uno specifico consiglio comunale.
Tutti elementi. È stato sottolineato, sui quali non si dovrà cedere di un millimetro.
Il primo cittadino ha esortato le forze politiche all’unità “condizione indispensabile per la difesa dell’ospedale e per mantenere servizi e reparti ai livelli di qualità e di bisogno”.
Fiordomo non ha nascosto che il Piano sanitario di riordino porterà dei cambiamenti ma che “dovrà essere un piano che per quello che resterà a Recanati funzioni al meglio nella sua totalità”.
“Il piano marini – ha detto Fiordomo- è peggiore dei quello Morosini, soprattutto nell’idea di accorpare il dipartimento materno infantile. Se Recanati andrà a perdere qualcosa a vantaggio di Civitanova, si vuole capire perché ragionando in termini di Area Vasta, il S. Lucia deve accorparsi a Civitanova e non a Macerata, struttura indubbiamente a più alta specializzazione”.