Il freddo ha tenuto lontano molta gente dai tradizionali riti della Settima Santa, turisti a parte che hanno seguito con interesse sia la funzione religiosa delle “Tre Ore” che la processione.

Come tradizione vuole sacro e profano si intrecciano durante queste cerimonie, alimentate dalla tradizione popolare, tramandata di generazione in generazione.

Tre gli elementi che si sono offerti all’interpretazione dei segni, credenza diffusa specialmente in campagna: quel gatto nero che ha attraversato la strada alla processione all’inizio di via Carducci, i tredici sacconi mancanti, il predicatore delle tre ore con le vertigini.

Svariate le interpretazioni che presto hanno lasciato il campo a momenti di contemplazione e riflessione.