Nota del grupppo consiliare del PD

I terreni scivolosi per chi ha amministrato negli anni precedenti sono molti ma nonostante questo l'attuale opposizione vi si addentra con una certa costanza come presa da una sorta di masochismo politico. CCante

In campagna elettorale ci eravamo presi un solo impegno: modificare o annullare il progetto del "centrocittà". La promessa a cui il Pdl, disinformato o in malafede, fa riferimento non riguardava il progetto "centrocittà, bensì una ipotesi relativa alla realizzazione di una nuova scuola elementare B. Gigli.

Ma chi sono coloro che oggi polemizzano sul nuovo progetto del "centrocittà"? Sono gli stessi che quel progetto lo hanno pensato, gli stessi che hanno firmato una convenzione con il privato a poche ore dalle elezioni concedendo per quarantacinque anni la gestione di tutti i parcheggi a pagamento della città. Sono coloro che a fronte di un investimento privato di quindici milioni di euro avevano ottenuto in cambio, per la città di Recanati, 250 posti auto e nulla più, gli stessi presenti oggi in quell'area. Gli stessi che avevano sostituito l'area camper con un distributore di benzina.

A parità di investimento, le modifiche apportate dall'amministrazione Fiordomo rispetto al progetto tanto amato dal Pdl portano alla collettività recanatese i seguenti benefici:

- raddoppio dei posti auto;

- 110 posti auto liberati dal gestore all'interno delle mura storiche e messi a disposizione del Comune;

- ripristino dell'area camper (scomparsa nel precedente progetto);

- apertura di viale Adriatico e strada di collegamento tra viale Adriatico e via Campo Boario;

- rotatoria di fronte al Foro Boario;

- strada di collegamento tra il quartiere mercato e il parcheggio (proseguimento di via Le Fonti);

- impianto semaforico rallenta traffico su viale Battisti;

- raddoppio impianto di risalita.

Lasciamo stare poi i numeri dati a caso (360 auto a vista? 146 saranno i posti auto a raso sul livello dell'attuale campo sportivo...), la differenza tra il vecchio progetto e il nuovo è abissale e la convenienza per il pubblico è oggi talmente evidente che chiunque se ne accorge, chiunque tranne coloro che sono accecati dall'invidia e in perenne campagna elettorale.