Dopo la visita all’ospedale “S. Lucia” per verificare il grave stato di carenza di personale medico che sta pregiudicando efficienza di servizi e futuro della struttura, il sindaco Fiordomo ha indirizzato una diffida all’indirizzo del direttore generale dell’ASUR Marche, Ciccarelli, al direttore della Zona 8, Alessandro Marini, e al direttore medico ospedaliero, Nadia Mosca. Diffida in cui concedono non più di 10 giorni per riportare il “S. Lucia” a livelli ottimali di personale nelle attività mediche e di sportello.
La diffida è stata inviata anche per conoscenza al Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca e all’assessore regionale alla sanità, Almerino Mezzolani.
Nella diffida il sindaco Fiordomo esordisce rammentando come nei mesi passatisi siano verificate scelte gestionali non condivise che lo hanno portato ad emettere diffide e ordinanze a seguito delle quali è stato avviato un tavolo di lavoro che, ancora oggi, non si è concluso.
Fiordomo nella lettera manifesta il suo disappunto per avere appreso , anche per vie dirette, che gli ordini di servizio e le disposizioni circa il servizio di radiologia ed in particolare gli esami ecografici, stanno creando intralcio all’attività quotidiana del reparto di medicina con un protrarsi dei tempi di degenza e soprattutto un ritardo diagnostico. Situazione questa che per il sindaco è inaccettabile in considerazione dei conseguenti rischi per la salute dell’utenza e dei pazienti ricoverati
“Non essendo pensabile –scrive Fiordomo- che nelle more della riorganizzazione del piano sanitario si creino a livello gestionale disservizi tali da causare un allungamento dei tempi di degenza, con ripercussioni medico legali che potrebbero derivare dalla mancata esecuzione di accertamenti radiologici in tempi apprezzabili”.
Se entro 10 giorni non saranno adottati tutti i provvedimenti necessari, sarà il sindaco a doverne adottare di propri in ogni sede nei confronti degli inadempienti.
E sui rischi di un progressivo smantellamento del “S. Lucia” il sindaco aggiunge che “Recanati pretende di avere con il suo ospedale la stesa dignità degli altri cittadini che fanno capo alla Zona 8. Se Recanati e Civitanova sono davvero un presidio ospedaliero unico, va dimostrato anche con i fatti poiché se personale manca da una parte, è necessario che dall’altra ci si muova per soddisfare le esigenze dell’utenza in eguale misura”.
Sulla situazione intervengono anche Nicoletta Marzioli ed Edelwais Pellegrini del Comitato Difesa Ospedale. Riproponendo un collage dei vari comunicati emessi dall’amministrazione comunale dall’acuirsi dei problemi, commentano che “ apprendendo dell'ultimo comunicato del Sindaco che insieme ai suoi due fedeli consiglieri si sono recati a vedere quello che loro stessi hanno permesso accadesse al Santa Lucia, inviamo, solo per la cronaca, alcuni comunicati di poco tempo fa, dove tutto andava a gonfie vele!!!Ci resta difficile, molto difficile, quasi impossibile credere che sono stati così ingenui nel credere a certe promesse ... vogliamo dire che ci da l'impressione di accordi ben organizzati. Dunque .... non ci resta che piangere ...”.