“Una volta per tutte si venga a dire di quale morte dovrà morire l'ospedale di Recanati”: è questa ormai la frase che più comunemente si sente sulla bocca di molti operatori della struttura ospedaliera del Santa Lucia dove si ha la netta impressione che il destino della stessa sia segnato dalle decisioni dei politici regionali.fiordomo

Preoccupato proprio dalle segnalazioni di diversi operatori, il sindaco Francesco Fiordomo accompagnato dal consigliere Mirco Scorcelli e da Antonella Mariani, presidente commissione Sanità del comune, si è recato all'interno del Santa Lucia per sapere direttamente dai medici dei diversi reparti come stanno le cose e i problemi da affrontare. La situazione della Radiologia, dopo il pensionamento del dott. Garofolo è nota con i due soli medici Macellari e Bartolucci chiamati ad assicurare sia gli esami dell'utenza esterna che quelli dei ricoverati che, a volte, proprio per l'impossibilità a fare tutto rischiano di rimanere indietro con conseguenze facilmente immaginabili soprattutto per i pazienti dell'unità operativa di Medicina che rischia di divenire sempre più una lungodegenza.

Presso il dipartimento Materno-Infantile, ovvero i reparti di Ostetricia-Ginecologia e Pediatria si vive quasi una sorta di rassegnazione da parte di tutti o quasi convinti che prima o poi ci sarà il trasferimento in quel di Civitanova Marche.

Un medico della Ginecologia infatti tra qualche giorno si trasferirà altrove e un altro è assente per malattia per cui i rimasti sono costretti ad un vero e proprio “tour de force”. In Chirurgia poi si è verificata l'assenza di un medico che non si sa per quanto tempo sarà fuori. Insomma sull'ospedale recanatese sembra gravare un destino avverso ma ci si chiede se proprio al fato si deve pensare oppure alla mente di qualcuno che sta mettendo in atto un nuovo piano di riordino della sanità regionale prevedendo la lenta scomparsa del nosocomio che vanta una lunghissima e consolidata tradizione, con molte unità operative ritenute da sempre delle eccellenze sul territorio e punto di riferimenti per un ambito territoriale che non è solo quello locale ma comprende anche i comuni limitrofi ed una popolazione di oltre cinquantamila unità.

“Quando anche in altri enti ci sono pensionamenti i servizi vengono egualmente assicurati e non certamente ridotti o annullati -fa notare Fiordomo - specialmente quando di mezzo c'è la salute del cittadino. E perché non viene mai convocata una conferenza dei sindaci per esaminare i problemi che ci sono nella Zona 8 e cercare di trovare soluzioni soddisfacenti? Andando avanti di questo passo non c'è futuro per l'ospedale leopardiano che rischia così di perdere il Dipartimento Materno-Infantile, vedere una riduzione dei posti letto in Chirurgia e trascinarsi i problemi di sempre con una Radiologia dove ci sono solo due medici. La netta impressione è che la possibilità di rivedere la struttura ospedaliera nel pieno del suo organico sia ridotta al lumicino per non parlare di un'utopia, ma almeno chi chiamato a decidere parli chiaro una volta per tutte”.

Il sindaco Fiordomo, dopo aver sentito dai medici la situazione ha manifestato tutta la sua preoccupazione poiché dalla direzione nulla si sta facendo per sopperire alle situazioni di carenza di personale.