Uno spettacolo drammatico, la vita di una donna che potrebbe esserci accanto ogni giorno, La donna che sbatteva nelle porte, testo dai toni vivi e cinici, ma specchio di una triste verità, con una bravissima Marina Massironi e la regia e drammaturgia di Giorgio Gallione, sarà in scena giovedì 28 al Persiani di Recanati.
Tratto da un romanzo bellissimo e struggente, amaro e lieve di Roddy Doyle, lo spettacolo - che a Porto Sant’Elpidio e Recanati conclude le stagioni promosse dai rispettivi Comuni e dall’AMAT con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - racconta la storia di Paula, una donna di 39 anni con già troppa vita alle spalle. Padre misogino e madre incapace di reagire, Paula già da adolescente ha voglia di fuggire da una famiglia che non la sa amare e da una scuola che la etichetta come una ragazzina stupida. Tutto cambia quando, qualche anno dopo Paula diventa la “signora” Spencer, la moglie di Charlo: Charlo, il bello del quartiere, sicuro, vincente, carismatico. Lui la fa sentire amata, rispettata, temuta. Charlo è la felicità, il sesso, la speranza, il riscatto. Poi arrivano i figli, Charlo perde il lavoro e la vicenda precipita nelle profondità di un dolore fisico e psicologico, dove lo sbattere la testa nelle porte diventa per Paula la metafora per nascondere la violenza subita dal marito. Così Charlo, poco alla volta, diventa l’inferno; Paula beve, ma i dottori non sanno o non vogliono curarla e, ipocriti, non vedono i lividi e le percosse. Narrato da Roddy Doyle con una sensibilità e una rara capacità di descrivere ed analizzare l’universo femminile (quasi una metamorfosi) il testo, trasformato in monologo, ideale per il talento e la pensosa leggerezza di Marina Massironi, è un viaggio duro ma vitalissimo in una vicenda potentemente contemporanea; un appassionante flash back narrato dalla protagonista di fronte al cadavere del marito, in una vicenda dove dramma, felicità e sorriso continuamente si intrecciano a disegnare un ritratto di donna difficile da dimenticare. Le scene e i costumi dello spettacolo – prodotto da Teatro dell’Archivolto – sono di Guido Fiorato. Per informazioni e biglietti Teatro Persiani 071 7579445.