Torna ad esibirsi a Recanati dopo venticinque anni Gabriele Lavia, una figura fra le più rappresentative in assoluto del teatro italiano. Il tempio recanatese della cultura poco dopo era stato chiuso, fino a quando, nell’aprile del 2004, la giunta Corvatta ha portato a termine l’intervento di restauro riaprendo al pubblico il teatro. Il ritorno di Lavia rappresenta un evento speciale per la Città leopardiana e gli appassionati di teatro e non solo vivono l’attesa con forte emozione. Il grande attore sarà protagonista sabato 5 (ore 21) e domenica 6 aprile (ore 17) di “Memorie dal Sottosuolo” di Fedor Dostoevskij, per l’adattamento e regia dello stesso Lavia. Sul palco con lui ci saranno Alice Torriani e Pietro Biondi. Le scene sono di Carmelo Giammello, i costumi di Andrea Viotti e le luci di Giovanni Santolamazza.

 

Lo spettacolo è un extra della Stagione di prosa, organizzata dal Comune in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, e per questo verrà proposto al pubblico al prezzo speciale di 12,50 euro. Insomma, un’occasione davvero straordinaria di assistere ad uno spettacolo di qualità e suggestione con un grande del teatro italiano.

 

Per “sottosuolo” Dostoevskij intende una particolare condizione umana: la condizione dell’uomo solo, escluso dal consorzio umano e ripiegato su se stesso. La solitudine è la sua malattia ed essa porta con sé l’indifferenza, l’astio, l’odio nei confronti di tutti gli altri. Sono questi sentimenti che fanno del “sottosuolo” il vero inferno sulla terra. 

 

“Questo mio adattamento per il palcoscenico – ha spiegato Lavia in diverse occasioni – si fonda sull’ultimo episodio con cui si chiudono le Memorie dal sottosuolo. E’ un episodio emblematico, una specie di metamorfosi dello stato in cui versa il protagonista che va incontro a un avvenimento di fondamentale importanza: l’appuntamento con una donna. Non una donna qualunque: la donna di tutti…la prostituta.  In questa ‘ultima scena’ ho cercato di introdurre le confessioni che fanno impietosamente luce sugli angoli più bui e sudici del ‘sottosuolo’ del protagonista e che occupano la prima parte nel racconto di Dostoevskij. L’angosciosa ammissione del suo fallimento, col potente, oscuro senso di colpa, è il tema che fa da sfondo all’ultimo incontro, o forse il primo di una nuova fase della vita di quest’uomo: l’incontro con una creatura femminile, una giovanissima prostituta: personaggio che è spesso di scena nella invenzione letteraria di Dostoevskij. L’incontro fra l’uomo e questa giovane donna è fallito in partenza per il muro di disprezzo che egli mette tra sé e la ‘donnaccia’… Dall’immaginario dell’uomo emerge infatti una fantasia distruttrice e vendicativa che fa della creatura che gli sta davanti il capro espiatorio delle proprie umiliazioni: diventa l’oggetto su cui scagliarsi con tale crudeltà da ferirla profondamente e macchiarsi di una colpa insanabile ”.

 

Memorie dal sottosuolo risulta così uno spettacolo di grande impatto, emotivo ed estetico, uno spettacolo molto curato, a suo modo originale rispetto allo stesso romanzo di Dostoevskij. Per assistere allo spettacolo occorre rivolgersi alla biglietteria del teatro Persiani, aperta dal martedì al sabato dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20 oppure telefonare al numero 071.7579445. Il sito Internet del Teatro Persiani è www.teatropersiani.com.